Il volume costituisce la prima monografia sui Collazzi, una villa che si trova nei dintorni di Firenze, al centro di un ampio possedimento agricolo. Costruita alla fine del Cinquecento dalla famiglia Dini, la villa si distingue per le dimensioni monumentali, la chiarezza dello schema planimetrico e il rapporto che istituisce con il paesaggio circostante. Lo schema a U, non consueto, rappresenta uno dei tratti peculiari dell’edificio, organizzato attorno al cortile a loggiati aperto su un lato e rivolto verso la città, visibile in lontananza. Assieme al grande salone passante coperto da una volta a botte, che divide in due parti l’edificio, lo schema planimetrico dimostra l’assimilazione compiuta dal progettista di alcuni concetti architettonici sviluppati nel corso del Cinquecento. Attribuita senza fondamenti documentari a Michelangelo, la villa viene invece assegnata in questa monografia al pittore e architetto Santi di Tito. La nuova attribuzione ha richiesto uno studio approfondito delle architetture disegnate dall’artista e la ricostruzione dei rapporti tra Santi e la committenza, che gli affida anche l’esecuzione della grande pala d’altare tutt’ora conservata nella cappella della villa. Rimasta incompiuta per secoli, la costruzione viene completata con scrupolo filologico negli anni Quaranta del Novecento dalla famiglia Marchi, che promuove anche il nuovo assetto del giardino, affidato a Pietro Porcinai. Il volume ripercorre dunque, grazie all’esplorazione sistematica dell’archivio conservato nella villa, la storia dell’edificio e dei suoi proprietari dal Cinquecento fino al Novecento, mettendone in relazione l’architettura con il contesto culturale nel quale avvengono sia la costruzione che il completamento, e fornendo un nuovo patrimonio di conoscenze per lo studio dell’architettura fiorentina, non solo di villa, nel secondo Cinquecento e nella prima metà del Novecento. Frutto di ricerche e di elaborazioni comuni, il testo è diviso in due parti, delle quali la prima curata da Amedeo Belluzzi e la seconda da Gianluca Belli.
La villa dei Collazzi. L’architettura del tardo Rinascimento a Firenze / Belluzzi, Amedeo; Belli, Gianluca. - STAMPA. - (2016), pp. 1-285.
La villa dei Collazzi. L’architettura del tardo Rinascimento a Firenze
BELLUZZI, AMEDEO;BELLI, GIANLUCA
2016
Abstract
Il volume costituisce la prima monografia sui Collazzi, una villa che si trova nei dintorni di Firenze, al centro di un ampio possedimento agricolo. Costruita alla fine del Cinquecento dalla famiglia Dini, la villa si distingue per le dimensioni monumentali, la chiarezza dello schema planimetrico e il rapporto che istituisce con il paesaggio circostante. Lo schema a U, non consueto, rappresenta uno dei tratti peculiari dell’edificio, organizzato attorno al cortile a loggiati aperto su un lato e rivolto verso la città, visibile in lontananza. Assieme al grande salone passante coperto da una volta a botte, che divide in due parti l’edificio, lo schema planimetrico dimostra l’assimilazione compiuta dal progettista di alcuni concetti architettonici sviluppati nel corso del Cinquecento. Attribuita senza fondamenti documentari a Michelangelo, la villa viene invece assegnata in questa monografia al pittore e architetto Santi di Tito. La nuova attribuzione ha richiesto uno studio approfondito delle architetture disegnate dall’artista e la ricostruzione dei rapporti tra Santi e la committenza, che gli affida anche l’esecuzione della grande pala d’altare tutt’ora conservata nella cappella della villa. Rimasta incompiuta per secoli, la costruzione viene completata con scrupolo filologico negli anni Quaranta del Novecento dalla famiglia Marchi, che promuove anche il nuovo assetto del giardino, affidato a Pietro Porcinai. Il volume ripercorre dunque, grazie all’esplorazione sistematica dell’archivio conservato nella villa, la storia dell’edificio e dei suoi proprietari dal Cinquecento fino al Novecento, mettendone in relazione l’architettura con il contesto culturale nel quale avvengono sia la costruzione che il completamento, e fornendo un nuovo patrimonio di conoscenze per lo studio dell’architettura fiorentina, non solo di villa, nel secondo Cinquecento e nella prima metà del Novecento. Frutto di ricerche e di elaborazioni comuni, il testo è diviso in due parti, delle quali la prima curata da Amedeo Belluzzi e la seconda da Gianluca Belli.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.