Traduzione da Epicuro, Epistola a Meneceo 130, 5-131, 7. In questo passo tratto dall’ Epistola a Meneceo, che raccoglie le riflessioni di Epicuro (341 a.C.-270 a.C.) sull’etica, il filosofo è assertore di una vita semplice e priva di ricchezze. Se la felicità, fine ultimo di ogni agire umano, è libertà dal dolore, per raggiungerla Epicuro esorta a perseguire i bisogni necessari e naturali, che possono essere soddisfatti in modo semplice e procurano lo stesso piacere di quelli non necessari, e scoraggia invece la ricerca vana del lusso, che è difficile a ottenersi e quindi fonte di ulteriore dolore.

L’autosufficienza, il bene più grande / Scopece, Fiora. - STAMPA. - (2010), pp. 142-142.

L’autosufficienza, il bene più grande

SCOPECE, FIORA
2010

Abstract

Traduzione da Epicuro, Epistola a Meneceo 130, 5-131, 7. In questo passo tratto dall’ Epistola a Meneceo, che raccoglie le riflessioni di Epicuro (341 a.C.-270 a.C.) sull’etica, il filosofo è assertore di una vita semplice e priva di ricchezze. Se la felicità, fine ultimo di ogni agire umano, è libertà dal dolore, per raggiungerla Epicuro esorta a perseguire i bisogni necessari e naturali, che possono essere soddisfatti in modo semplice e procurano lo stesso piacere di quelli non necessari, e scoraggia invece la ricerca vana del lusso, che è difficile a ottenersi e quindi fonte di ulteriore dolore.
2010
BUR
E. Bianchi, M. Cacciari, L. Canfora, F. Debenedetti, I. Dionigi, G. Rossi, V. Shiva
Il Dio denaro
Scopece, Fiora
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1073885
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact