Il libro nasce da una ricerca comparativa tra le Città Metropolitane italiane. Gli autori, dopo il primo Festival delle Città Metropolitane, organizzato dlal'INU a Reggio Calabria, a luglio 2015, hanno organizzato un gruppo nazionale di accademici operanti in 14 Dipartimenti universitari di architettura e ingegneria. Le domande intorno alle quali il gruppo di ricerca si è misurato sono: 1) come si stanno organizzando le Città Metropolitane? 2) Cosa si sta muovendo intorno a questo nuovo ente istituzionale? 3) Quale progettualità si sta generando attraverso la pianificazione strategica e quella territoriale? La ricerca si è sviluppata per circa 24 mesi con riunioni, incontri, seminari. L'esito di questo lavoro esplorativo e interpretativo è riportato nel volume usato come documento di discussione per il secondo Festival delle città Metropolitane, organizzato sempre dall'INU a Napoli a luglio 2017. Le Città Metropolitane concentrano il 36% della popolazione italiana rappresentando una quota significativa del paese senza neppure raggiungere quegli eccessi di gigantismo e di assoluta concentrazione che osserviamo in alcuni paesi in via di sviluppo, lasciando ancora alle città medie un ruolo significativo. Al loro interno le differenze demografiche, occupazionali e di reddito sono molto pronunciate. La somiglianza territoriale è infatti contrastata dalla grande diseguaglianza economico-sociale, fattore di grande differenziazione strategica. Un’altra importante differenza tra le Città Metropolitane è l’ampiezza della loro influenza. Perciò alla grande disomogeneità demografica si aggiunge, cosa ancora più importante, un diverso ruolo regionale, interregionale o continentale, fattore, questo che incide sulla stessa missione dell’ente da proporzionare rispetto al sistema di relazioni in cui ha effettiva influenza. La Città Metropolitana, dovendo selezionare ambiti di competenza definiti e limitati, avrà una fondamentale alternativa: se limitare la sua azione alla fornitura di servizi alla popolazione di riferimento o se aggiungere, a questo compito fondamentale, il supporto alla competitività del proprio territorio nel contesto internazionale, supponendo che esistono già in parte o potenzialmente quelle dotazioni di base su cui una tale politica si può sviluppare. Nell’assenza di una politica urbana nazionale, dobbiamo prendere atto che la politica urbana è stata esercitata dalle città, come possiamo constatare dalle traiettorie diverse che esse hanno preso spesso accentuando la divergenza tra di loro nei risultati, ma anche scegliendo strade di cambiamento fondate su alleanze, obiettivi e strumenti d’attuazione diversi. L'ampia introduzione dei due autori da conto di queste domande e da conto di questo lavoro accademico. Nella pubblicistica in materia rappresenta il primo vero confronto comparativo sui temi del governo del territorio. I saggi discutono ogni singola Città metropolitana, così come istituita con la legge 56/2014 o con le leggi speciali delle regioni a statuto speciale. Ogni città metropolitana è tratta da uno più autori: GENOVA da Roberto Bobbio e Gianpiero Lombardini; TORINO da Angioletta Voghera e Carlo Alberto Barbieri; MILANO da Valeria Fedeli, Dario Corvi e Piero Nobile; VENEZIA da Paola Viganò, Paola Pellegrini, Lorenzo Fabian, Stefano Munarin, Maria Chiara Tosi; BOLOGNA da Patrizia Gabellini, Stefania Proli e Simona Tondelli; FIRENZE da Giuseppe De Luca; ROMA da Laura Ricci e Carmen Mariano; NAPOLI da Francesco Domenico Moccia e Alessandro Sgobbo; BARI da Dino Borri e Francesca Calace; REGGIO CALABRIA da Concetta Fallanca e Antonio Taccone; MESSINA DA Marina A. Arena e Michelangelo Savino; CATANIA da Paolo La Greca e Francesco Martinico; PALERMO da Francesco Lo Piccolo, Francesca Lotta, Filippo Schilleci; CAGLIARI da Alessandro Plaisant e Corrado Zoppi.
Pianificare le città metropolitane in Italia. Interpretazioni, approcci, prospettive / DE LUCA, Giuseppe; F. DOMENICO, Moccia. - STAMPA. - (2017), pp. 1-520.
Pianificare le città metropolitane in Italia. Interpretazioni, approcci, prospettive
DE LUCA, GIUSEPPE;
2017
Abstract
Il libro nasce da una ricerca comparativa tra le Città Metropolitane italiane. Gli autori, dopo il primo Festival delle Città Metropolitane, organizzato dlal'INU a Reggio Calabria, a luglio 2015, hanno organizzato un gruppo nazionale di accademici operanti in 14 Dipartimenti universitari di architettura e ingegneria. Le domande intorno alle quali il gruppo di ricerca si è misurato sono: 1) come si stanno organizzando le Città Metropolitane? 2) Cosa si sta muovendo intorno a questo nuovo ente istituzionale? 3) Quale progettualità si sta generando attraverso la pianificazione strategica e quella territoriale? La ricerca si è sviluppata per circa 24 mesi con riunioni, incontri, seminari. L'esito di questo lavoro esplorativo e interpretativo è riportato nel volume usato come documento di discussione per il secondo Festival delle città Metropolitane, organizzato sempre dall'INU a Napoli a luglio 2017. Le Città Metropolitane concentrano il 36% della popolazione italiana rappresentando una quota significativa del paese senza neppure raggiungere quegli eccessi di gigantismo e di assoluta concentrazione che osserviamo in alcuni paesi in via di sviluppo, lasciando ancora alle città medie un ruolo significativo. Al loro interno le differenze demografiche, occupazionali e di reddito sono molto pronunciate. La somiglianza territoriale è infatti contrastata dalla grande diseguaglianza economico-sociale, fattore di grande differenziazione strategica. Un’altra importante differenza tra le Città Metropolitane è l’ampiezza della loro influenza. Perciò alla grande disomogeneità demografica si aggiunge, cosa ancora più importante, un diverso ruolo regionale, interregionale o continentale, fattore, questo che incide sulla stessa missione dell’ente da proporzionare rispetto al sistema di relazioni in cui ha effettiva influenza. La Città Metropolitana, dovendo selezionare ambiti di competenza definiti e limitati, avrà una fondamentale alternativa: se limitare la sua azione alla fornitura di servizi alla popolazione di riferimento o se aggiungere, a questo compito fondamentale, il supporto alla competitività del proprio territorio nel contesto internazionale, supponendo che esistono già in parte o potenzialmente quelle dotazioni di base su cui una tale politica si può sviluppare. Nell’assenza di una politica urbana nazionale, dobbiamo prendere atto che la politica urbana è stata esercitata dalle città, come possiamo constatare dalle traiettorie diverse che esse hanno preso spesso accentuando la divergenza tra di loro nei risultati, ma anche scegliendo strade di cambiamento fondate su alleanze, obiettivi e strumenti d’attuazione diversi. L'ampia introduzione dei due autori da conto di queste domande e da conto di questo lavoro accademico. Nella pubblicistica in materia rappresenta il primo vero confronto comparativo sui temi del governo del territorio. I saggi discutono ogni singola Città metropolitana, così come istituita con la legge 56/2014 o con le leggi speciali delle regioni a statuto speciale. Ogni città metropolitana è tratta da uno più autori: GENOVA da Roberto Bobbio e Gianpiero Lombardini; TORINO da Angioletta Voghera e Carlo Alberto Barbieri; MILANO da Valeria Fedeli, Dario Corvi e Piero Nobile; VENEZIA da Paola Viganò, Paola Pellegrini, Lorenzo Fabian, Stefano Munarin, Maria Chiara Tosi; BOLOGNA da Patrizia Gabellini, Stefania Proli e Simona Tondelli; FIRENZE da Giuseppe De Luca; ROMA da Laura Ricci e Carmen Mariano; NAPOLI da Francesco Domenico Moccia e Alessandro Sgobbo; BARI da Dino Borri e Francesca Calace; REGGIO CALABRIA da Concetta Fallanca e Antonio Taccone; MESSINA DA Marina A. Arena e Michelangelo Savino; CATANIA da Paolo La Greca e Francesco Martinico; PALERMO da Francesco Lo Piccolo, Francesca Lotta, Filippo Schilleci; CAGLIARI da Alessandro Plaisant e Corrado Zoppi.File | Dimensione | Formato | |
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