Imre Kertész, di fronte alla Storia che si svolge come "marcia inebriante che sottrae personalità e destino", illumina le condizioni del passaggio tra "coscienza esistenziale" e "esperienza di natura artistica". Da qui il "ri-uso", ovvero la traduzione del "Discorso di Stoccolma" per un uso euristico: viene utilizzato come cornice concettuale e contemporaneamente estetica per i testi degli scrittori ungheresi chiamati dal curatore del volume "Fonti di Weltliteratur. Ungheria" a proporre una loro, personale costellazione esistenziale-artistica. Il "Discorso di Stoccolma" è anche un testo di sintesi in cui Kertész concepisce una fondamentale posizione spazio-temporale della narrazione ("l'Olocausto nei miei scritti non è mai riuscito a comparire nella forma del passato"; nel riflettere "su Auschwitz, forse paradossalmente il mio pensiero verte, piuttosto che sul passato, sul futuro"): questa stessa posizione è stata oggetto di riflessione nel 2010, in un video-colloquio (http://hdl.handle.net/2158/399746).
Dal Discorso di Stoccolma / Tottossy, B.. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 39-42.
Dal Discorso di Stoccolma
TOTTOSSY, BEATRIX
2012
Abstract
Imre Kertész, di fronte alla Storia che si svolge come "marcia inebriante che sottrae personalità e destino", illumina le condizioni del passaggio tra "coscienza esistenziale" e "esperienza di natura artistica". Da qui il "ri-uso", ovvero la traduzione del "Discorso di Stoccolma" per un uso euristico: viene utilizzato come cornice concettuale e contemporaneamente estetica per i testi degli scrittori ungheresi chiamati dal curatore del volume "Fonti di Weltliteratur. Ungheria" a proporre una loro, personale costellazione esistenziale-artistica. Il "Discorso di Stoccolma" è anche un testo di sintesi in cui Kertész concepisce una fondamentale posizione spazio-temporale della narrazione ("l'Olocausto nei miei scritti non è mai riuscito a comparire nella forma del passato"; nel riflettere "su Auschwitz, forse paradossalmente il mio pensiero verte, piuttosto che sul passato, sul futuro"): questa stessa posizione è stata oggetto di riflessione nel 2010, in un video-colloquio (http://hdl.handle.net/2158/399746).I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.