Un’ampia letteratura scientifica evidenzia che il benessere fisico e psicosociale dei pazienti affetti da sclerodermia sia gravemente compromesso. Alcuni fattori di tipo clinico e psicosociale, fra cui le esperienze avverse precoci, la psicopatologia, il comportamento di malattia, la resilienza e la qualità della vita correlata alla salute, sembrano particolarmente coinvolti nell’impatto di questa malattia sulla salute del paziente. Ad oggi, tuttavia, tali dimensioni sono state per lo più indagate separatamente, in assenza di una visione complessiva sull’argomento. Lo scopo del presente elaborato è stato indagare gli aspetti psicologici sopracitati in un campione di soggetti affetti da sclerodermia ed approfondirne i rapporti con la malattia alla luce di un confronto con un campione di soggetti sani. Il presente studio ha incluso un campione clinico di 110 soggetti affetti da sclerodermia (96 femmine) ed un campione di controllo di 110 soggetti sani selezionati dalla popolazione generale ed appaiati ai casi per sesso, età e livello d’istruzione. Oltre ad un’indagine sulla presenza di esperienze avverse precoci, la valutazione dei partecipanti allo studio ha previsto l’utilizzo dei seguenti strumenti: la Mini-International Neuropsychiatric Interview (M.I.N.I. Plus) e il Self-Report Symptom Inventory- Revised (SCL-90-R) per gli aspetti psicopatologici, l’Illness Behavior Inventory (IBI) per il comportamento di malattia; il Brief Assessment of Sense of Coherence (BASOC) e la Pearlin & Schooler’s Sense of Mastery Scale (SOM) per le dimensioni di resilienza psicologica e lo Short Form (36) Health Survey (SF-36) per la qualità della vita correlata alla salute. I risultati della presente ricerca indicano che, rispetto ai controlli sani, i soggetti affetti da sclerodermia hanno una frequenza significativamente superiore di esperienze avverse precoci (soprattutto perdita della madre e di abuso sessuale) e di sintomi e disturbi psichiatrici (soprattutto episodio depressivo maggiore, attacchi di panico paucisintomatici e disturbo d’ansia generalizzata). Inoltre, rispetto ai controlli sani, i pazienti con sclerodermia mostrano un comportamento di malattia più disfunzionale, un minor senso di padronanza rispetto alla propria vita ed una qualità della vita significativamente più compromessa. Infine, delle dimensioni psicologiche valutate, quelle che hanno dimostrato una maggiore relazione funzionale con la sclerodermia sono l’ideazione paranoide, l’interferenza del comportamento di malattia sull’attività lavorativa e la compromissione dello stato di salute generale.
Aspetti psicologici della sclerodermia / Pietrini, Francesco. - (2017).
Aspetti psicologici della sclerodermia
PIETRINI, FRANCESCO
2017
Abstract
Un’ampia letteratura scientifica evidenzia che il benessere fisico e psicosociale dei pazienti affetti da sclerodermia sia gravemente compromesso. Alcuni fattori di tipo clinico e psicosociale, fra cui le esperienze avverse precoci, la psicopatologia, il comportamento di malattia, la resilienza e la qualità della vita correlata alla salute, sembrano particolarmente coinvolti nell’impatto di questa malattia sulla salute del paziente. Ad oggi, tuttavia, tali dimensioni sono state per lo più indagate separatamente, in assenza di una visione complessiva sull’argomento. Lo scopo del presente elaborato è stato indagare gli aspetti psicologici sopracitati in un campione di soggetti affetti da sclerodermia ed approfondirne i rapporti con la malattia alla luce di un confronto con un campione di soggetti sani. Il presente studio ha incluso un campione clinico di 110 soggetti affetti da sclerodermia (96 femmine) ed un campione di controllo di 110 soggetti sani selezionati dalla popolazione generale ed appaiati ai casi per sesso, età e livello d’istruzione. Oltre ad un’indagine sulla presenza di esperienze avverse precoci, la valutazione dei partecipanti allo studio ha previsto l’utilizzo dei seguenti strumenti: la Mini-International Neuropsychiatric Interview (M.I.N.I. Plus) e il Self-Report Symptom Inventory- Revised (SCL-90-R) per gli aspetti psicopatologici, l’Illness Behavior Inventory (IBI) per il comportamento di malattia; il Brief Assessment of Sense of Coherence (BASOC) e la Pearlin & Schooler’s Sense of Mastery Scale (SOM) per le dimensioni di resilienza psicologica e lo Short Form (36) Health Survey (SF-36) per la qualità della vita correlata alla salute. I risultati della presente ricerca indicano che, rispetto ai controlli sani, i soggetti affetti da sclerodermia hanno una frequenza significativamente superiore di esperienze avverse precoci (soprattutto perdita della madre e di abuso sessuale) e di sintomi e disturbi psichiatrici (soprattutto episodio depressivo maggiore, attacchi di panico paucisintomatici e disturbo d’ansia generalizzata). Inoltre, rispetto ai controlli sani, i pazienti con sclerodermia mostrano un comportamento di malattia più disfunzionale, un minor senso di padronanza rispetto alla propria vita ed una qualità della vita significativamente più compromessa. Infine, delle dimensioni psicologiche valutate, quelle che hanno dimostrato una maggiore relazione funzionale con la sclerodermia sono l’ideazione paranoide, l’interferenza del comportamento di malattia sull’attività lavorativa e la compromissione dello stato di salute generale.File | Dimensione | Formato | |
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