All’interno del variegato repertorio della musica vocale da camera a una voce (ma anche a due o più) con accompagnamento di basso continuo edito tra Firenze e Venezia nel primo trentacinquennio del Seicento da musicisti fiorentini o attivi nel capoluogo granducale, l’intonazione di testi in ottava rima è presente in tredici stampe su ventotto, per un totale di ventidue composizioni. Musicate il più delle volte in modo periodico, riprendendo la tradizione degli aedi del Cinquecento, in ben undici composizioni i musicisti associano a questo metro il trattamento su un basso ostinato conosciuto (in particolare quello di Romanesca, seguito da quello di Ruggiero). Da un punto di vista contenutistico, accanto a componimenti profani, alcuni dei quali di provenienza scenico-teatrale, quattro testi sono di argomento spirituale e religioso; elemento, quest’ultimo, del resto assai frequente all’interno di questo corpus di musiche a stampa. Sebbene si tratti di una forma poetica ampiamente intonata soprattutto in ambito polifonico e a cui i monodisti fiorentini ricorrono solo raramente rispetto a quanto non avvenga con le forme maggioritarie del madrigale e della canzonetta (ma anche del sonetto e della stanza di canzone), l’utilizzo dell’ottava rima contribuisce alla varietas poetica caratteristica di questi libri; il canto a voce sola e basso continuo esalta le peculiarità “serie”, espressive e narrative, del contenuto, evocando nell’ascoltatore diverse tipologie di affetti. The variegated repertoire of chamber music for solo voice (as well as two or more voices) and basso continuo, published in Florence and in Venice during the first thirty-five years of the 17th century by Florentine musicians or musicians working in Florence, includes a total of twenty-two pieces that set ottava rima verse in thirteen out of twenty-eight printed monody books. For the most part, these compositions are in strophic form, taking up the tradition of the 16th century aedi. Eleven of such piece also use a well-known ostinato bass pattern (particularly the Romanesca, as well as the Ruggiero). Secular pieces, some of which employ texts written for the theatre, are accompanied by four spiritual texts, the latter being a common theme that appears frequently in this corpus of printed monody books. Although this poetic form was set to music extensively, especially in polyphonic composition, it was rarely adopted by the Florentine monodists who favoured the more common forms of the madrigal and the canzonetta (as well as the sonnet and the canzone). However, the use of ottava rima verse contributes to the poetic varietas typical of these books: solo voice song and continuo enhance the serious character of the text and its expressive and narrative qualities, evoking a variety of affects in the listener.

Stanze di ottava rima nella monodia accompagnata fiorentina / Bonechi Maddalena. - STAMPA. - (2017), pp. 69-88.

Stanze di ottava rima nella monodia accompagnata fiorentina

Bonechi Maddalena
2017

Abstract

All’interno del variegato repertorio della musica vocale da camera a una voce (ma anche a due o più) con accompagnamento di basso continuo edito tra Firenze e Venezia nel primo trentacinquennio del Seicento da musicisti fiorentini o attivi nel capoluogo granducale, l’intonazione di testi in ottava rima è presente in tredici stampe su ventotto, per un totale di ventidue composizioni. Musicate il più delle volte in modo periodico, riprendendo la tradizione degli aedi del Cinquecento, in ben undici composizioni i musicisti associano a questo metro il trattamento su un basso ostinato conosciuto (in particolare quello di Romanesca, seguito da quello di Ruggiero). Da un punto di vista contenutistico, accanto a componimenti profani, alcuni dei quali di provenienza scenico-teatrale, quattro testi sono di argomento spirituale e religioso; elemento, quest’ultimo, del resto assai frequente all’interno di questo corpus di musiche a stampa. Sebbene si tratti di una forma poetica ampiamente intonata soprattutto in ambito polifonico e a cui i monodisti fiorentini ricorrono solo raramente rispetto a quanto non avvenga con le forme maggioritarie del madrigale e della canzonetta (ma anche del sonetto e della stanza di canzone), l’utilizzo dell’ottava rima contribuisce alla varietas poetica caratteristica di questi libri; il canto a voce sola e basso continuo esalta le peculiarità “serie”, espressive e narrative, del contenuto, evocando nell’ascoltatore diverse tipologie di affetti. The variegated repertoire of chamber music for solo voice (as well as two or more voices) and basso continuo, published in Florence and in Venice during the first thirty-five years of the 17th century by Florentine musicians or musicians working in Florence, includes a total of twenty-two pieces that set ottava rima verse in thirteen out of twenty-eight printed monody books. For the most part, these compositions are in strophic form, taking up the tradition of the 16th century aedi. Eleven of such piece also use a well-known ostinato bass pattern (particularly the Romanesca, as well as the Ruggiero). Secular pieces, some of which employ texts written for the theatre, are accompanied by four spiritual texts, the latter being a common theme that appears frequently in this corpus of printed monody books. Although this poetic form was set to music extensively, especially in polyphonic composition, it was rarely adopted by the Florentine monodists who favoured the more common forms of the madrigal and the canzonetta (as well as the sonnet and the canzone). However, the use of ottava rima verse contributes to the poetic varietas typical of these books: solo voice song and continuo enhance the serious character of the text and its expressive and narrative qualities, evoking a variety of affects in the listener.
2017
LIM
Maurizio Agamennone
Cantar ottave. Per una storia culturale dell'intonazione cantata in ottava rima
69
88
Bonechi Maddalena
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