La traduzione inedita di una parte rappresentativa e cospicua della "Götterlehre oder mythologische Dichtungen der Alten" (1791) di K.Ph. Moritz – testo cardine dell’estetica neoclassica e per molti aspetti antesignano del primo romanticismo tedesco – presenta il processo mitopoietico degli antichi attraverso il seducente racconto delle origini del numinoso e del suo articolarsi ekfrastico nelle grandi figurazioni mitiche del mondo greco-romano. Sullo sfondo determinante del soggiorno in Italia (1786-88) e della feconda amicizia e collaborazione letteraria di Moritz con Goethe, il saggio introduttivo illustra i presupposti teorici del peculiare itinerario estetico di un’importante opera di mitologia classica concepita, a differenza della tradizionale manualistica di interesse filologico-antiquario, come Dichtung e codificata da una originalissima e universale Sprache der Phantasie, linguaggio di figurazioni emblematiche e mutevoli che rinvia in modo complementare alla dimensione iconica del testo con il ricco repertorio iconografico di litografie su disegno di Carstens ispirate ad antichi cammei e gemme della Dactyliotheca lippertiana e della collezione Stosch.

Traduzione e analisi dell’opera "Götterlehre oder mythologische Dichtungen der Alten" (1791) di Karl Philipp Moritz / Congregati, Sara. - (2017).

Traduzione e analisi dell’opera "Götterlehre oder mythologische Dichtungen der Alten" (1791) di Karl Philipp Moritz

CONGREGATI, SARA
2017

Abstract

La traduzione inedita di una parte rappresentativa e cospicua della "Götterlehre oder mythologische Dichtungen der Alten" (1791) di K.Ph. Moritz – testo cardine dell’estetica neoclassica e per molti aspetti antesignano del primo romanticismo tedesco – presenta il processo mitopoietico degli antichi attraverso il seducente racconto delle origini del numinoso e del suo articolarsi ekfrastico nelle grandi figurazioni mitiche del mondo greco-romano. Sullo sfondo determinante del soggiorno in Italia (1786-88) e della feconda amicizia e collaborazione letteraria di Moritz con Goethe, il saggio introduttivo illustra i presupposti teorici del peculiare itinerario estetico di un’importante opera di mitologia classica concepita, a differenza della tradizionale manualistica di interesse filologico-antiquario, come Dichtung e codificata da una originalissima e universale Sprache der Phantasie, linguaggio di figurazioni emblematiche e mutevoli che rinvia in modo complementare alla dimensione iconica del testo con il ricco repertorio iconografico di litografie su disegno di Carstens ispirate ad antichi cammei e gemme della Dactyliotheca lippertiana e della collezione Stosch.
2017
Lucia Bruschi Borghese
GERMANIA
Congregati, Sara
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