Tutela e valorizzazione dei beni culturali nella giurisprudenza della Corte costituzionale. Verso un progressivo accentramento delle competenze?

La giurisprudenza della Corte costituzionale, dopo un’evoluzione normativa caratterizzata da nuove soluzioni nel riparto delle competenze fra Stato e Regioni, sembra intenzionata ad assecondare l’indirizzo del legislatore statale verso un nuovo accentramento delle competenze. La ricostruzione svolta è finalizzata proprio a comprendere il bilanciamento che la Corte costituzionale ha inteso compiere fra le esigenze di protezione dei beni culturali garantendone, al tempo stesso, la fruibilità da parte della collettività e la garanzia del pluralismo dal momento che i beni culturali sono spesso radicati sul territorio ed esprimono l’identità culturale di una collettività. In questa maniera, diviene possibile valutare anche la rispondenza ovvero i profili di inadeguatezza della disciplina vigente rispetto alle nuove problematiche che interessano questo settore. The case law of the Constitutional Court, after a regulatory evolution characterized by new solutions in the division of competences between the State and the Regions, seems willing to support the direction of the state legislator towards a new centralization of competences. The reconstruction carried out in this essay is aimed precisely at understanding the balance that the Constitutional Court intended to make between the needs of protection of cultural assets, guaranteeing, at the same time, their usability by the community and the guarantee of pluralism since the assets cultural are often rooted in the territory and express the cultural identity of a community. In this way, it also becomes possible to assess the compliance or the inadequacy profiles of the current regulations with respect to the new problems affecting this sector.