La grande varietà dei quadri clinici caratterizzati dalla positività per aPL rende difficile la stratificazione dei pazienti in base al rischio di presentare eventi trombotici con conseguenti difficoltà che si ripercuotono sulle scelte terapeutiche. Per la prima volta, utilizzando un nuovo approccio citofluorimetrico, abbiamo osservato che il numero delle MP circolanti riportato negli studi precedenti era probabilmente sottostimato, poiché essi escludevano le MP Annessina V-, che rappresentano un grande sottotipo delle MP. Inoltre i livelli alterati di MP trovati nel plasma di pazienti positivi per aPL, indicano uno stato di attivazione cellulare che è molto più pronunciato in pazienti con APS paragonati ai portatori. Infine, i dati preliminari del nostro studio pilota suggeriscono che la valutazione delle MP circolanti, in particolare PMP ed EMP, potrebbe essere usata come marcatore surrogato per il monitoraggio del danno piastrinico e vascolare e, se confermato in una popolazione più grande, potrebbe esser usato come fattore prognostico per identificare i soggetti positivi a più alto rischio di sviluppare trombosi e per i quali potrebbero essere richieste specifiche strategie preventive.
Il ruolo delle microparticelle nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi / Ciucciarelli, Lucia. - (2017).
Il ruolo delle microparticelle nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi
Lucia Ciucciarelli
2017
Abstract
La grande varietà dei quadri clinici caratterizzati dalla positività per aPL rende difficile la stratificazione dei pazienti in base al rischio di presentare eventi trombotici con conseguenti difficoltà che si ripercuotono sulle scelte terapeutiche. Per la prima volta, utilizzando un nuovo approccio citofluorimetrico, abbiamo osservato che il numero delle MP circolanti riportato negli studi precedenti era probabilmente sottostimato, poiché essi escludevano le MP Annessina V-, che rappresentano un grande sottotipo delle MP. Inoltre i livelli alterati di MP trovati nel plasma di pazienti positivi per aPL, indicano uno stato di attivazione cellulare che è molto più pronunciato in pazienti con APS paragonati ai portatori. Infine, i dati preliminari del nostro studio pilota suggeriscono che la valutazione delle MP circolanti, in particolare PMP ed EMP, potrebbe essere usata come marcatore surrogato per il monitoraggio del danno piastrinico e vascolare e, se confermato in una popolazione più grande, potrebbe esser usato come fattore prognostico per identificare i soggetti positivi a più alto rischio di sviluppare trombosi e per i quali potrebbero essere richieste specifiche strategie preventive.File | Dimensione | Formato | |
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