Manuale di coltivazione pratica e poetica. Per la cura dei luoghi storici e archeologici nel Mediterraneo

Il volume, proveniente da un lavoro di ricerca maturato nell’ambito del Dipartimento di Culture del Progetto della Università IUAV di Venezia e dagli esiti di un Convegno Internazionale (Venezia-Treviso, 2014), è formato da una raccolta di esplorazioni teoriche e da un corpus di esperienze internazionali nel campo del progetto e conservazione attiva/inventiva di paesaggi e giardini storici. Indirizzando lo sguardo alla realtà del paesaggio mediterraneo, il lavoro riflette sul valore del progetto paesaggistico visto come sintesi e scambio tra le due dimensioni integrate della teoria e della pratica, frutto di un unico processo interpretativo che si sviluppa “coltivando” luoghi. La prima parte del libro interroga il patrimonio di contributi teorici sul giardino e sul paesaggio in ambito mediterraneo, con l’intento di intercettare le figure di trattatisti che, attraverso le diverse epoche e culture, compongono un fil rouge legato alle pratiche della coltivazione sul campo. La contaminazione fra “teorie” e “pratiche” viene esplorata nella sezione dedicata alla “misura del fare”, che, integrando i contributi di studiosi e progettisti di livello internazionale, propone una serie di passaggi sequenziali, che afferiscono, a diverse scale, al mondo del giardiniere come a quello del paesaggista: rivoltare la terra, governare le acque, sconfinare, seminare e piantare, osservare il tempo. Sette “esercizi di coltivazione” esemplificativi della cura dinamica dei diversi ambiti storici (bosco, frutteto, vigna, giardino segreto, prato e parco archeologico) approfondiscono l’esplorazione delle Pratiche che si chiudono con una riflessione strategica e progettuale sul sito archeominerario di Rocca di San Silvestro in Toscana, supportata da una indagine botanica sulle “piante delle rovine”.