Una guida sull’architettura contemporanea di Firenze può sembrare per alcuni un ossimoro. Questo volume della collana On the Road intende rivelare come in una delle città italiane maggiormente legate al suo passato, anzi città-simbolo di un’epoca, il Rinascimento, si nascondano invece meandri di contemporaneità. Firenze non è una città immobile. Spesso ha dimostrato di avere lunghe tempistiche e qualche mancanza di coraggio nell’assimilare il nuovo, ma la sua maniera di introdurre un linguaggio contemporaneo in un solido contesto è unica. Cambiamenti di grande impatto hanno interessato la città a fine Ottocento attraverso le trasformazioni urbanistiche ideate da Giuseppe Poggi. I marcati confini del centro storico tendono a perdersi a causa dell’abbattimento della cerchia muraria e la città è pronta ad espandersi. Negli anni ’30 del Novecento, poi, l’architettura razionalista della Stazione di Santa Maria Novella introduce un nuovo linguaggio architettonico che interesserà il centro storico e la prima periferia. È proprio da questo edificio che inizia l’itinerario consigliato nella guida; un inizio cronologico, ma anche fisico, punto d’arrivo per il visitatore che si accinge a compiere la sua passeggiata architettonica.
FIRENZE - ON THE ROAD / Laura, Andreini. - STAMPA. - (2017), pp. 1-216.
FIRENZE - ON THE ROAD
Laura Andreini
2017
Abstract
Una guida sull’architettura contemporanea di Firenze può sembrare per alcuni un ossimoro. Questo volume della collana On the Road intende rivelare come in una delle città italiane maggiormente legate al suo passato, anzi città-simbolo di un’epoca, il Rinascimento, si nascondano invece meandri di contemporaneità. Firenze non è una città immobile. Spesso ha dimostrato di avere lunghe tempistiche e qualche mancanza di coraggio nell’assimilare il nuovo, ma la sua maniera di introdurre un linguaggio contemporaneo in un solido contesto è unica. Cambiamenti di grande impatto hanno interessato la città a fine Ottocento attraverso le trasformazioni urbanistiche ideate da Giuseppe Poggi. I marcati confini del centro storico tendono a perdersi a causa dell’abbattimento della cerchia muraria e la città è pronta ad espandersi. Negli anni ’30 del Novecento, poi, l’architettura razionalista della Stazione di Santa Maria Novella introduce un nuovo linguaggio architettonico che interesserà il centro storico e la prima periferia. È proprio da questo edificio che inizia l’itinerario consigliato nella guida; un inizio cronologico, ma anche fisico, punto d’arrivo per il visitatore che si accinge a compiere la sua passeggiata architettonica.File | Dimensione | Formato | |
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