Nei documentari sull'architettura e l'arte figurativa, l'arte del medioevo europeo non ha in genere goduto di particolare fortuna. Anche i diciotto "critofilm" realizzati da Carlo Ludovico Ragghianti fra il 1948 e il 1963 sono in larga misura consacrati a temi rinascimentali o postmedievali. Proprio per questo è notevole che vi affiori tuttavia un'attenzione al medioevo che viene da considerare esemplare di un modo di fare critica attraverso l'uso dell'immagine in movimento. Un solo film di Ragghianti è dedicato a un artista medievale, Benedetto Antelami. Ma nella "Storia di una piazza" (sul gruppo episcopale di Pisa) e soprattutto in quel capolavoro che è "Lucca città comunale" emerge l'idea di una città (e del suo spazio ambientale) come opera d'arte totale, da percorrere e leggere adottando punti di vista spregiudicati che diano conto di una stratificazione definitasi soprattutto nei secoli del medioevo pieno. Gli affondi medievistici di Ragghianti meritano oggi considerazione anche perché denotano, con mezzi propriamente cinematografici ma posti al servizio della critica storica, la modernità e insieme l'alterità di un medioevo che è comunque tra noi
Filmare un paesaggio medievale. A margine dei critofilm di Carlo Ludovico Ragghianti / Fulvio, Cervini. - STAMPA. - (2017), pp. 119-128. ( Filmare le arti. Cinema, paesaggio e media digitali Firenze 25-26 gennaio 2017).
Filmare un paesaggio medievale. A margine dei critofilm di Carlo Ludovico Ragghianti
CERVINI, FULVIO
2017
Abstract
Nei documentari sull'architettura e l'arte figurativa, l'arte del medioevo europeo non ha in genere goduto di particolare fortuna. Anche i diciotto "critofilm" realizzati da Carlo Ludovico Ragghianti fra il 1948 e il 1963 sono in larga misura consacrati a temi rinascimentali o postmedievali. Proprio per questo è notevole che vi affiori tuttavia un'attenzione al medioevo che viene da considerare esemplare di un modo di fare critica attraverso l'uso dell'immagine in movimento. Un solo film di Ragghianti è dedicato a un artista medievale, Benedetto Antelami. Ma nella "Storia di una piazza" (sul gruppo episcopale di Pisa) e soprattutto in quel capolavoro che è "Lucca città comunale" emerge l'idea di una città (e del suo spazio ambientale) come opera d'arte totale, da percorrere e leggere adottando punti di vista spregiudicati che diano conto di una stratificazione definitasi soprattutto nei secoli del medioevo pieno. Gli affondi medievistici di Ragghianti meritano oggi considerazione anche perché denotano, con mezzi propriamente cinematografici ma posti al servizio della critica storica, la modernità e insieme l'alterità di un medioevo che è comunque tra noiI documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



