LEA - Lingue e Letterature d'Oriente e d'Occidente 6-2017

Con i nuclei tematici in cui il volume 2017 della rivista LEA si è impegnato –– in “Proposte d’autore” con Tomaso Kemeny, Pietro De Marchi e il poeta francofono (camerunense) Theombogü; in “Situazioni” con linee di riflessione sulla realtà letteraria e linguistico-identitaria albanese, e sull'Australia vista nei suoi rapporti culturali, interculturali e letterari con l'Italia; in “Itinerari nella Weltliteratur” con lavori sull'immaginario femminile dei luoghi e degli spazi, e con (ri)costruzioni dei rapporti che legano la Firenze fin de siècle e l'intellettualità letteraria e artistica tedesca ed estone, così come la Firenze di Dante e il romanticismo poetico ungherese, Francis Beaumont e Cervantes, l'immaginario dell'aldilà finnico e quello della civiltà germanica, ma anche con la cosmogonia in Blake, l'autobiografia in Blixen o il carteggio letterario in Meneghello); in “Condizioni di possibilità” con il prosieguo delle riletture teoriche avviate nel 2012, qui a partire da un testo di Philippe Van Tieghem (1930) e da 5 saggi sull'eredità e l'attualità di Francesco De Sanctis; 6. nell'“Osservatorio” con interventi sulla Turchia e sulla realtà e la memoria storica della rivoluzione russa del 2017, e con recensioni su opere che riguardano l'Ermestismo a Firenze, la scrittura-testimonianza di scrittori ebrei e l'interpretazione del romanzo postcoloniale, l'attualità della critica del testo di Paul Maas e la storia dell'epistolario leopardiano –– e che sono racchiusi in 48 contributi, l'intenzione è di confermare, e concretizzare sui piani prescelti, gli obiettivi del progetto scientifico della rivista (formulati nel 2012).