Attraverso questo studio si ricostruiscono le origini della biblioteca digitale, analizzando il cambiamento, avvenuto nell’arco di circa un secolo, nella elaborazione di nuove soluzioni per gestire una sempre crescente mole di informazioni. Il punto di partenza coincide con gli ultimi anni del XIX secolo. Nel primo capitolo sono stati esaminati i progressi raggiunti nell’ambito dell’evoluzione dell’Institut International de Bibliographie, IIB, fondato a Bruxelles nel 1895, che ha assunto un ruolo determinante nell’affermazione del nuovo ambito della scienza documentazione, stimolando nuovi punti di vista in riferimento all’osservazione del mondo della conoscenza e delle informazioni. Nel secondo capitolo è stata ricostruita una linea cronologica degli avvenimenti ritenuti cruciali per lo sviluppo delle biblioteche digitali. Sono state esaminate le idee, i progetti e le sperimentazioni che hanno determinato un significativo progresso per la gestione delle informazioni nell’utilizzo delle micro-forme, prima, e degli elaboratori elettronici e digitali, poi. La storia della biblioteca digitale infatti è fortemente legata all’evoluzione dei computer e alla conseguente nascita della disciplina informatica. Sono stati osservati i primi progressi in questo campo, riconoscendo in ognuno di essi le condizioni che hanno determinato, nel giro di pochi decenni, una vera e propria rivoluzione culturale. A partire dai primi anni Novanta del Novecento cominciarono a intensificarsi le ricerche e le discussioni riguardanti le biblioteche digitali dando vita a una gran quantità di iniziative e seminari volti a approfondire le questioni teoriche e pratiche applicate allo sviluppo di questi sistemi. Nel terzo capitolo sono state riportate le tappe principali di questo processo avendo individuato come limite temporale conclusivo delle ricerche il 2011, anno in cui l’Unesco ha approvato il Digital Library Manifesto dell’IFLA ed è stata pubblicata la versione aggiornata del Dl.org Manifesto for Digital Libraries. Nel capitolo quattro sono state presentate le diverse formulazioni che, nel corso del tempo, si sono avvicendate per identificare questi sistemi, sono state chiarite le origini di ciascuna denominazione e il loro significato, definendo il contesto specifico della comparsa di ognuna di esse. É stata inoltre delineata l’evoluzione delle definizioni relative all’espressione biblioteca digitale, e di quelle equivalenti, che si sono susseguite dalla sua prima comparsa fino al 2011. Nel capitolo cinque sono stati presentati e approfonditi i documenti ritenuti fondamentali per un’ appropriata definizione delle biblioteche digitali, in particolare il Dl.org Manifesto for Digital Libraries e il Digital Library Manifesto emanato dall’IFLA. Nel sesto capitolo è stata riportata l’attenzione sul contesto Italiano, confrontando il percorso evolutivo globale della biblioteca digitale con il microcosmo italiano: dalla nascita dei centri di documentazione, fino all’analisi dei principali portali, siti e servizi denominati biblioteche digitali. Il settimo e ultimo capitolo ha fornito il pretesto per riesaminare il significato delle cinque leggi di Ranganathan tenendo conto degli obiettivi raggiunti attraverso l’evoluzione delle biblioteche digitali.

Per una storia della biblioteca digitale: prototipi, definizioni, esperienze e modelli / Daniela Giglio. - (2018).

Per una storia della biblioteca digitale: prototipi, definizioni, esperienze e modelli

GIGLIO, DANIELA
2018

Abstract

Attraverso questo studio si ricostruiscono le origini della biblioteca digitale, analizzando il cambiamento, avvenuto nell’arco di circa un secolo, nella elaborazione di nuove soluzioni per gestire una sempre crescente mole di informazioni. Il punto di partenza coincide con gli ultimi anni del XIX secolo. Nel primo capitolo sono stati esaminati i progressi raggiunti nell’ambito dell’evoluzione dell’Institut International de Bibliographie, IIB, fondato a Bruxelles nel 1895, che ha assunto un ruolo determinante nell’affermazione del nuovo ambito della scienza documentazione, stimolando nuovi punti di vista in riferimento all’osservazione del mondo della conoscenza e delle informazioni. Nel secondo capitolo è stata ricostruita una linea cronologica degli avvenimenti ritenuti cruciali per lo sviluppo delle biblioteche digitali. Sono state esaminate le idee, i progetti e le sperimentazioni che hanno determinato un significativo progresso per la gestione delle informazioni nell’utilizzo delle micro-forme, prima, e degli elaboratori elettronici e digitali, poi. La storia della biblioteca digitale infatti è fortemente legata all’evoluzione dei computer e alla conseguente nascita della disciplina informatica. Sono stati osservati i primi progressi in questo campo, riconoscendo in ognuno di essi le condizioni che hanno determinato, nel giro di pochi decenni, una vera e propria rivoluzione culturale. A partire dai primi anni Novanta del Novecento cominciarono a intensificarsi le ricerche e le discussioni riguardanti le biblioteche digitali dando vita a una gran quantità di iniziative e seminari volti a approfondire le questioni teoriche e pratiche applicate allo sviluppo di questi sistemi. Nel terzo capitolo sono state riportate le tappe principali di questo processo avendo individuato come limite temporale conclusivo delle ricerche il 2011, anno in cui l’Unesco ha approvato il Digital Library Manifesto dell’IFLA ed è stata pubblicata la versione aggiornata del Dl.org Manifesto for Digital Libraries. Nel capitolo quattro sono state presentate le diverse formulazioni che, nel corso del tempo, si sono avvicendate per identificare questi sistemi, sono state chiarite le origini di ciascuna denominazione e il loro significato, definendo il contesto specifico della comparsa di ognuna di esse. É stata inoltre delineata l’evoluzione delle definizioni relative all’espressione biblioteca digitale, e di quelle equivalenti, che si sono susseguite dalla sua prima comparsa fino al 2011. Nel capitolo cinque sono stati presentati e approfonditi i documenti ritenuti fondamentali per un’ appropriata definizione delle biblioteche digitali, in particolare il Dl.org Manifesto for Digital Libraries e il Digital Library Manifesto emanato dall’IFLA. Nel sesto capitolo è stata riportata l’attenzione sul contesto Italiano, confrontando il percorso evolutivo globale della biblioteca digitale con il microcosmo italiano: dalla nascita dei centri di documentazione, fino all’analisi dei principali portali, siti e servizi denominati biblioteche digitali. Il settimo e ultimo capitolo ha fornito il pretesto per riesaminare il significato delle cinque leggi di Ranganathan tenendo conto degli obiettivi raggiunti attraverso l’evoluzione delle biblioteche digitali.
2018
Graziano Ruffini
ITALIA
Daniela Giglio
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