Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio

Il fatto che la carta sia sempre stata uno strumento di potere è ormai un orizzonte condiviso. Le mappe celano motivazioni politiche, economiche religiose, sociali che si proiettano e usano lo spazio geografico. La decostruzione del linguaggio è un passaggio obbligato per comprendere il valore multidimensionale del documento cartografico. Ma l’aspetto rilevante è il valore performativo della carta, che ha agito come un operatore sociale nel trasmettere messaggi e nel costruire nel tempo lungo stabilità territoriale. L’obiettivo del testo è delineare un “processo di rappresentazione patrimoniale del territorio”, che includa la popolazione locale nella definizione di cartografie utili alla produzione di progetti locali volti alla riappropriazione e al rafforzamento della dimensione dell’abitare che la modernizzazione ha reso sempre più passiva.