Questo volume appare dopo la scomparsa di Carlo Donolo e raccoglie diversi contributi – alcuni inediti, altri già pubblicati e rivisti – che ben riassumono l’itinerario di ricerca seguito negli ultimi decenni da Carlo. Egli stesso aveva a lungo lavorato al loro “montaggio” scrivendo anche una lunga introduzione. Al centro del lavoro vi è quella che con un’antica terminologia si chiama “cosa pubblica”: la cura e il governo degli “affari pubblici” intesi come “gli affari che ci riguardano tutti e ai quali tutti – in modo diverso – dobbiamo contribuire, se vogliamo almeno un po’ di benessere per noi, i nostri prossimi e i nostri nipoti”, come scrive l’autore nella breve Nota iniziale. Ma da che cosa discende la centralità della dimensione pubblica nelle relazioni sociali? Dalla convinzione, strenuamente argomentata in tutto il volume, che solo un pubblico che “funzioni”, uno stato legittimato e insieme capace di prendere decisioni vincolanti efficaci per la collettività sia in grado di rimuovere i vincoli e di offrire le opportunità che permettano ai soggetti privati di arricchire e sviluppare le loro qualità, e in tal modo di dare un maggiore contributo al benessere collettivo.
Carlo Donolo sociologo critico. Nota introduttiva / TRIGILIA. - STAMPA. - (2018), pp. 7-15.
Carlo Donolo sociologo critico. Nota introduttiva
TRIGILIA
2018
Abstract
Questo volume appare dopo la scomparsa di Carlo Donolo e raccoglie diversi contributi – alcuni inediti, altri già pubblicati e rivisti – che ben riassumono l’itinerario di ricerca seguito negli ultimi decenni da Carlo. Egli stesso aveva a lungo lavorato al loro “montaggio” scrivendo anche una lunga introduzione. Al centro del lavoro vi è quella che con un’antica terminologia si chiama “cosa pubblica”: la cura e il governo degli “affari pubblici” intesi come “gli affari che ci riguardano tutti e ai quali tutti – in modo diverso – dobbiamo contribuire, se vogliamo almeno un po’ di benessere per noi, i nostri prossimi e i nostri nipoti”, come scrive l’autore nella breve Nota iniziale. Ma da che cosa discende la centralità della dimensione pubblica nelle relazioni sociali? Dalla convinzione, strenuamente argomentata in tutto il volume, che solo un pubblico che “funzioni”, uno stato legittimato e insieme capace di prendere decisioni vincolanti efficaci per la collettività sia in grado di rimuovere i vincoli e di offrire le opportunità che permettano ai soggetti privati di arricchire e sviluppare le loro qualità, e in tal modo di dare un maggiore contributo al benessere collettivo.File | Dimensione | Formato | |
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