Il presente studio ricostruisce ed esamina criticamente, con un approccio interdisciplinare, la storia del rapporto tra essere umano e fiume sia in termini tecnici (tipologie di interventi antropici) che teorici (gli approcci “filosofici” a cui tali interventi si conformavano): la prima parte della tesi definisce lo stato dell'arte, mentre nella seconda si formulano proposte operative a partire dai casi concreti. Le principali problematiche focalizzate sono rappresentate dalla mancanza di un elemento di dialogo tra i vari livelli della pianificazione fluviale e dalla mancanza di un orientamento teorico-pratico condiviso. Queste due problematiche si sono purtroppo capillarmente alimentate, in una sorta di circolo vizioso, in tutta la penisola italiana dal secondo dopoguerra ad oggi (e con antecedenti “remoti” che affondano le loro radici nell’antichità) producendo non solo interventi improvvisati e contradditori che già deturpano i corsi d’acqua sul piano ecosistemico e naturalistico, ma anche aggravano la già precaria (in)sicurezza della penisola italiana, strutturalmente predisposta al dissesto idrogeologico. Alla luce di tali premesse si propone: l'introduzione di un’invariante fluviale mancante negli strumenti di Pianificazione (resa graficamente attraverso i morfotipi fluviali) e l'individuazione della Riqualificazione Fluviale come cornice (in funzione delle specificità del corso d’acqua su cui intervenire) per la predisposizione delle linee-guida cui uniformare i vari interventi sulle aree fluviali e perifluviali.
Dalla regimazione dei corsi d'acqua alla riqualificazione fluviale / alexander palummo. - (2018).
Dalla regimazione dei corsi d'acqua alla riqualificazione fluviale
alexander palummo
2018
Abstract
Il presente studio ricostruisce ed esamina criticamente, con un approccio interdisciplinare, la storia del rapporto tra essere umano e fiume sia in termini tecnici (tipologie di interventi antropici) che teorici (gli approcci “filosofici” a cui tali interventi si conformavano): la prima parte della tesi definisce lo stato dell'arte, mentre nella seconda si formulano proposte operative a partire dai casi concreti. Le principali problematiche focalizzate sono rappresentate dalla mancanza di un elemento di dialogo tra i vari livelli della pianificazione fluviale e dalla mancanza di un orientamento teorico-pratico condiviso. Queste due problematiche si sono purtroppo capillarmente alimentate, in una sorta di circolo vizioso, in tutta la penisola italiana dal secondo dopoguerra ad oggi (e con antecedenti “remoti” che affondano le loro radici nell’antichità) producendo non solo interventi improvvisati e contradditori che già deturpano i corsi d’acqua sul piano ecosistemico e naturalistico, ma anche aggravano la già precaria (in)sicurezza della penisola italiana, strutturalmente predisposta al dissesto idrogeologico. Alla luce di tali premesse si propone: l'introduzione di un’invariante fluviale mancante negli strumenti di Pianificazione (resa graficamente attraverso i morfotipi fluviali) e l'individuazione della Riqualificazione Fluviale come cornice (in funzione delle specificità del corso d’acqua su cui intervenire) per la predisposizione delle linee-guida cui uniformare i vari interventi sulle aree fluviali e perifluviali.File | Dimensione | Formato | |
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