Il volumi (si tratta di 2 volumi che compongono un'unica monografia) narrano un’esperienza di ricerca che si è concentrata sugli spazi interclusi. Luoghi ai margini delle centralità urbane, anche quando a queste interni, pezzi di campagna scampati alle costruzioni, piccoli lotti che fanno attrito al fluire dell’edificato che ha invaso i fondo valle, errori della pianificazione razionale, spazi abbandonati da attività produttive, pezzi di infrastrutture e servizi non più utilizzati, cantieri di costruzioni mai finite, e molte altre tessere di un puzzle che il testo cercherà di comporre e che, come in un puzzle, non hanno significato se prese ognuna per sé, ma solo se rimontate in un disegno complessivo. Normalmente descritti come retri e analizzati come opportunità di sfruttamento della rendita fondiaria, oppure letti come luoghi di degrado qui divengono i protagonisti di un ragionamento complessivo sulla loro natura e sulle opportunità che possono suggerire per recuperare un qualche respiro nella compattezza di un urbano pervasivo. In questo senso il tema che questo volume affronta non è solo il perché e il come è utile leggere gli spazi interclusi, ma anche quello di una filosofia utile a costruire, attraverso di loro, un progetto alternativo alla sommersione delle aree ancora non definitivamente edificate. Il libro ha ricevuto il "Premio INU Letteratura Urbanistica 2020" sezione monografie.
In mezzo alle cose. Città e spazi interclusi / Rossi, Maddalena; Zetti, Iacopo. - STAMPA. - (2018).
In mezzo alle cose. Città e spazi interclusi
Rossi, Maddalena
;Zetti, Iacopo
2018
Abstract
Il volumi (si tratta di 2 volumi che compongono un'unica monografia) narrano un’esperienza di ricerca che si è concentrata sugli spazi interclusi. Luoghi ai margini delle centralità urbane, anche quando a queste interni, pezzi di campagna scampati alle costruzioni, piccoli lotti che fanno attrito al fluire dell’edificato che ha invaso i fondo valle, errori della pianificazione razionale, spazi abbandonati da attività produttive, pezzi di infrastrutture e servizi non più utilizzati, cantieri di costruzioni mai finite, e molte altre tessere di un puzzle che il testo cercherà di comporre e che, come in un puzzle, non hanno significato se prese ognuna per sé, ma solo se rimontate in un disegno complessivo. Normalmente descritti come retri e analizzati come opportunità di sfruttamento della rendita fondiaria, oppure letti come luoghi di degrado qui divengono i protagonisti di un ragionamento complessivo sulla loro natura e sulle opportunità che possono suggerire per recuperare un qualche respiro nella compattezza di un urbano pervasivo. In questo senso il tema che questo volume affronta non è solo il perché e il come è utile leggere gli spazi interclusi, ma anche quello di una filosofia utile a costruire, attraverso di loro, un progetto alternativo alla sommersione delle aree ancora non definitivamente edificate. Il libro ha ricevuto il "Premio INU Letteratura Urbanistica 2020" sezione monografie.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Volume A, contenente la parte principale del testo della ricerca
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Descrizione: Volume B contenente le cartografie e due saggi di corredo alla ricerca.
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