Lo studio dei lessemi e la relativa semantica, specialmente dove di significato oppositivo all'interno del loro contesto linguistico è certamente un argomento di rilievo e questo è in particolar modo vero all’interno dei tre libri rivelati (la Torah, la Bibbia e il Corano) in cui è possibile operare una critica e un’analisi comparativa di questi in virtù e in vincolo delle loro rispettive lingue. Queste religioni infatti si presentano nel loro studio strettamente correlate alle loro lingue di appartenenza, nella misura in cui le lettere di queste stesse lingue sono esse stesse quelle che compongono le parole dei loro testi sacri: Sono la lingua ebraica, la lingua siriaca e la lingua araba, dotate ognuna di lettere e calligrafie contraddistintive, fatto che ha avuto, in virtù della sua natura scritta, un ruolo importante nella loro disposizione ad essere tradotte in molteplici lingue. E tramite lo studio di tali testi ci si presenta un gruppo di fenomeni linguistici e immagini retoriche che rappresentano il fondamento e la bilancia della corretta comprensione di questi stessi. Lo studio di tali fenomeni linguistici ha d’altra parte svolto il ruolo fondamentale di contrappeso nella formazione di un canone centrale presso gli scolari e gli esegeti dei testi sacri. Il contesto linguistico e lessicale aveva dunque una posizione privilegiata nell’analisi semantica dei lessemi e la comprensione delle singole parole, le frasi e infine i testi in modo più chiaro. E nonostante il mancato approfondimento degli arabi dello studio linguistico comparato e messa da parte la consapevolezza dei parlanti di ciò, nonostante la fioritura di questo ambito in occidente, è da trovarsi la piena giustificazione di questa lacuna nella quasi impossibilità di studiare le lingue semitiche ove solamente i pochissimi ne avevano perfezionato la conoscenza. Tuttavia permane nella lingua araba e le sue sorelle del ramo semitico il bisogno impellente di svolgere un antologia comparativa finalizzata alla differenziazione tra il modello arabo - specifico e condiviso con talune delle 460 lingue semitiche quali la lingua accadica ed ebraica e siriaca- in virtù dei benefici della comparazione linguistica negli ambiti della semiologia (“dalàla”) la quale chiarisce ed esplica la natura dei fenomeni linguistici, come ad esempio, nel caso della comparazione della lingua araba e le lingue semitiche, il fine della correzione o la chiarificazione di ciò che ne è stato in termini di deragliamento o eventuale cattiva comprensione del significato originario. Lo studio comparativo ha certamente offerto un importante rivoluzione nelle lingue del secolo diciannovesimo in ciò che concerne i casi di permanenza e di discrepanza del significato nelle diverse lingue. Viene inoltre utilizzato al fine di chiarire i nessi storici e linguistici intercorsi fra le lingue più disparate e in aggiunta a ciò fra più varianti e dialetti di una medesima lingua, ossia in ambito dialettologico poiché non può restringersi alla mera comparazione di due lingue distinte. Ci è possibile affermare che questa modesta esperienza ha analogamente posto la pietra miliare per molti ambiti di studio dall’andamento non dissimile per semplificazione e semplicità di usufrutto e nella ramificazione e la specializzazione della comprensione all’interno di questa enorme miniera del sapere e ciò che ne deriva di gigantesco apporto al bagaglio intellettuale, scientifico, morale e tradizionale. Poiché è evidente che l’approccio ai libri celesti nonostante ciò che vi è stato scritto ed esperito è una miniera tutt’ora vergine e necessita pertanto di ulteriori studi e ricerche e indagini. Questa casistica ha infatti l’effetto di suscitare il desiderio di irradiare una luce su una delle miniere del sapere intellettuale e linguistico di maggiore ricchezza con la sua generosità sul piano dei concetti e degli esempi pratici e delle perizie quantunque il suo studio tramite questa modalità ha un numero di contributi e di benefici nei confronti dell’individuo e della collettività tutta ed infine della società.

Influenza ed influenzamento dei lessemi nella contrasti costruzione del contesto linguistico, archetipici, studi semitici circa i versetti trattanti il tema della creazione nei tre libri celesti / AMERI HAIDER HASAN OBAID. - (2018).

Influenza ed influenzamento dei lessemi nella contrasti costruzione del contesto linguistico, archetipici, studi semitici circa i versetti trattanti il tema della creazione nei tre libri celesti

AMERI, HAIDER HASAN OBAID
2018

Abstract

Lo studio dei lessemi e la relativa semantica, specialmente dove di significato oppositivo all'interno del loro contesto linguistico è certamente un argomento di rilievo e questo è in particolar modo vero all’interno dei tre libri rivelati (la Torah, la Bibbia e il Corano) in cui è possibile operare una critica e un’analisi comparativa di questi in virtù e in vincolo delle loro rispettive lingue. Queste religioni infatti si presentano nel loro studio strettamente correlate alle loro lingue di appartenenza, nella misura in cui le lettere di queste stesse lingue sono esse stesse quelle che compongono le parole dei loro testi sacri: Sono la lingua ebraica, la lingua siriaca e la lingua araba, dotate ognuna di lettere e calligrafie contraddistintive, fatto che ha avuto, in virtù della sua natura scritta, un ruolo importante nella loro disposizione ad essere tradotte in molteplici lingue. E tramite lo studio di tali testi ci si presenta un gruppo di fenomeni linguistici e immagini retoriche che rappresentano il fondamento e la bilancia della corretta comprensione di questi stessi. Lo studio di tali fenomeni linguistici ha d’altra parte svolto il ruolo fondamentale di contrappeso nella formazione di un canone centrale presso gli scolari e gli esegeti dei testi sacri. Il contesto linguistico e lessicale aveva dunque una posizione privilegiata nell’analisi semantica dei lessemi e la comprensione delle singole parole, le frasi e infine i testi in modo più chiaro. E nonostante il mancato approfondimento degli arabi dello studio linguistico comparato e messa da parte la consapevolezza dei parlanti di ciò, nonostante la fioritura di questo ambito in occidente, è da trovarsi la piena giustificazione di questa lacuna nella quasi impossibilità di studiare le lingue semitiche ove solamente i pochissimi ne avevano perfezionato la conoscenza. Tuttavia permane nella lingua araba e le sue sorelle del ramo semitico il bisogno impellente di svolgere un antologia comparativa finalizzata alla differenziazione tra il modello arabo - specifico e condiviso con talune delle 460 lingue semitiche quali la lingua accadica ed ebraica e siriaca- in virtù dei benefici della comparazione linguistica negli ambiti della semiologia (“dalàla”) la quale chiarisce ed esplica la natura dei fenomeni linguistici, come ad esempio, nel caso della comparazione della lingua araba e le lingue semitiche, il fine della correzione o la chiarificazione di ciò che ne è stato in termini di deragliamento o eventuale cattiva comprensione del significato originario. Lo studio comparativo ha certamente offerto un importante rivoluzione nelle lingue del secolo diciannovesimo in ciò che concerne i casi di permanenza e di discrepanza del significato nelle diverse lingue. Viene inoltre utilizzato al fine di chiarire i nessi storici e linguistici intercorsi fra le lingue più disparate e in aggiunta a ciò fra più varianti e dialetti di una medesima lingua, ossia in ambito dialettologico poiché non può restringersi alla mera comparazione di due lingue distinte. Ci è possibile affermare che questa modesta esperienza ha analogamente posto la pietra miliare per molti ambiti di studio dall’andamento non dissimile per semplificazione e semplicità di usufrutto e nella ramificazione e la specializzazione della comprensione all’interno di questa enorme miniera del sapere e ciò che ne deriva di gigantesco apporto al bagaglio intellettuale, scientifico, morale e tradizionale. Poiché è evidente che l’approccio ai libri celesti nonostante ciò che vi è stato scritto ed esperito è una miniera tutt’ora vergine e necessita pertanto di ulteriori studi e ricerche e indagini. Questa casistica ha infatti l’effetto di suscitare il desiderio di irradiare una luce su una delle miniere del sapere intellettuale e linguistico di maggiore ricchezza con la sua generosità sul piano dei concetti e degli esempi pratici e delle perizie quantunque il suo studio tramite questa modalità ha un numero di contributi e di benefici nei confronti dell’individuo e della collettività tutta ed infine della società.
2018
Paolo La Spesa
IRAQ
AMERI HAIDER HASAN OBAID
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1145970
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