Conservatore e anticonformista, capace di contrappuntare una lucida severità morale a un’invettiva canzonatoria, Giovanni Klaus Koenig, critico e storico fiorentino d’adozione, ha raccontato la storia del design non solo dalla nuova angolatura della semiotica ma anche attraverso una esemplare macro aneddotica popolare. Il suo testo di teoria "Il design è un pipistrello: 1/2 topo e 1/2 uccello", pubblicato postumo con un’introduzione di Giuseppe Lotti ed Egidio Mucci nel 1995, raccoglie parte dei suoi saggi migliori: la lettura rispecchia l’animo di Koenig in tutta la sua versatilità. Come ricordava Tomás Maldonado pochi anni fa, “la fortissima invettiva verbale e polemica di Koenig era una semplificazione di tipo popolare del suo pensiero, d’impatto straordinariamente facile” e questo emerge con forza dal libro: la facilità nell’esporre fatti complessi in modo semplice e vivace, la necessità di smarcare la cultura del design dalla protocollata eredità idealistica crociana attraverso un linguaggio diretto, frutto della sua passione nel restituire alla storia concretezza, realtà e materialità. Koenig resta un riferimento importante per il confronto tra il design e le sue valenze linguistiche e comunicative, e nell’applicazione di un metodo d’analisi degli oggetti che adotta il punto di vista della strutturazione nel tempo dei loro significati. Giovanni Klaus Koenig was a conservative and nonconformist critic and historian, capable of counterbalancing a lucid moral severity to an ironic language with which he tells the story of design not only from the new corner of semiotics but also through a popular anecdotal macro. His theoretical book "Il design è un pipistrello: 1/2 topo e 1/2 uccello" published posthumously with an introduction by Giuseppe Lotti and Egidio Mucci in 1995, collects part of his best essays: the reading reflects the mind of Koenig in all its versatility. As Tomás Maldonado recalled a few years ago, “Koenig’s very strong verbal invective and polemic was a simplification of the popular type of his thought, of extraordinarily easy impact” and this emerges strongly from the book: the ease in exposing complex facts in a simple and lively way, the need to dissociate the culture of design from the idealistic legacy of Croce through a direct language, his passion in restoring concreteness, reality and materiality to the history. Koenig remains an important reference for the comparison between design and its linguistic and communicative values, and in the application of a method of analysis of objects that adopts the point of view of structuring their meaning over time.
Giovanni Klaus Koenig: l’approccio semiotico al design / Isabella Patti. - In: AIS / DESIGN. - ISSN 2281-7603. - ELETTRONICO. - 2018:(2018), pp. 1-19.
Giovanni Klaus Koenig: l’approccio semiotico al design.
Isabella PattiWriting – Original Draft Preparation
2018
Abstract
Conservatore e anticonformista, capace di contrappuntare una lucida severità morale a un’invettiva canzonatoria, Giovanni Klaus Koenig, critico e storico fiorentino d’adozione, ha raccontato la storia del design non solo dalla nuova angolatura della semiotica ma anche attraverso una esemplare macro aneddotica popolare. Il suo testo di teoria "Il design è un pipistrello: 1/2 topo e 1/2 uccello", pubblicato postumo con un’introduzione di Giuseppe Lotti ed Egidio Mucci nel 1995, raccoglie parte dei suoi saggi migliori: la lettura rispecchia l’animo di Koenig in tutta la sua versatilità. Come ricordava Tomás Maldonado pochi anni fa, “la fortissima invettiva verbale e polemica di Koenig era una semplificazione di tipo popolare del suo pensiero, d’impatto straordinariamente facile” e questo emerge con forza dal libro: la facilità nell’esporre fatti complessi in modo semplice e vivace, la necessità di smarcare la cultura del design dalla protocollata eredità idealistica crociana attraverso un linguaggio diretto, frutto della sua passione nel restituire alla storia concretezza, realtà e materialità. Koenig resta un riferimento importante per il confronto tra il design e le sue valenze linguistiche e comunicative, e nell’applicazione di un metodo d’analisi degli oggetti che adotta il punto di vista della strutturazione nel tempo dei loro significati. Giovanni Klaus Koenig was a conservative and nonconformist critic and historian, capable of counterbalancing a lucid moral severity to an ironic language with which he tells the story of design not only from the new corner of semiotics but also through a popular anecdotal macro. His theoretical book "Il design è un pipistrello: 1/2 topo e 1/2 uccello" published posthumously with an introduction by Giuseppe Lotti and Egidio Mucci in 1995, collects part of his best essays: the reading reflects the mind of Koenig in all its versatility. As Tomás Maldonado recalled a few years ago, “Koenig’s very strong verbal invective and polemic was a simplification of the popular type of his thought, of extraordinarily easy impact” and this emerges strongly from the book: the ease in exposing complex facts in a simple and lively way, the need to dissociate the culture of design from the idealistic legacy of Croce through a direct language, his passion in restoring concreteness, reality and materiality to the history. Koenig remains an important reference for the comparison between design and its linguistic and communicative values, and in the application of a method of analysis of objects that adopts the point of view of structuring their meaning over time.File | Dimensione | Formato | |
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