La responsabilità di impresa. Obblighi di condotta e regimi di imputazione

Le organizzazioni economiche hanno un impatto sempre maggiore sulla realtà circostante in termini di illeciti prodotti e per la loro incidenza su beni primari come la salute e l’ambiente, non facilmente ripristinabili o compensabili. Per altro verso, nella «società del rischio» spesso non sono pronosticabili e rimangono incerti sul piano tecnico-scientifico gli effetti che potrebbero discendere dall’esercizio di un’attività, con le incognite che ne conseguono tanto sotto il profilo delle regole alle quali gli operatori economici devono attenersi nel compiere le scelte di impresa e sul piano dell’organizzazione interna, quanto sotto quello delle conseguenze alle quali devono far fronte nel caso di danni riconducibili alla loro attività. Il dibattito sulla responsabilità di impresa appare, pertanto, animato da una nuova consapevolezza circa la necessità per l’ordinamento giuridico di individuare schemi e regole in grado di rispondere, oltre che a finalità riparatorie o risarcitorie, anche ad esigenze di natura preventiva. Tale esigenza reclama uno sforzo ulteriore rispetto a quello che ha caratterizzato la trattazione dottrinale tradizionale, per lo più indirizzata ad individuare i criteri più efficienti per l’allocazione dei costi dei sinistri. Il volume intende offrire una ricostruzione trasversale della complessa problematica che investe la gestione e l’assunzione dei rischi (e dei costi connessi) da parte dell’impresa, secondo chiavi di lettura che valorizzano la stretta interconnessione esistente fra rischio, obblighi di condotta-fattore organizzativo e responsabilità-regimi di imputazione.