Si formula un'ipotesi sul Terzo Libro de' madrigali a cinque voci di Marc'Antonio Ingegneri (1580), in base alla quale la silloge può essere considerata come l'unione di due diversi progetti, ognuno con il proprio contesto di committenza. Mentre la prima metà del libro si adatta bene alle richieste del suo dedicatario esplicito, Antonio Londonio, la seconda metà potrebbe esser stata destinata alla corte Farnese di Parma: il brano con cui si apre, ossia il madrigale politico-religioso "Santa Chiesa di Dio", parrebbe infatti riferirsi alla missione antiprotestante nelle Fiandre di Alessandro Farnese, figlio del duca Ottavio (al quale Ingegneri inviò una copia del Terzo Libro); sembra invece molto improbabile che nel 1580 "Santa Chiesa" potesse riferirsi (come recentemente affermato) alla battaglia di Lepanto, vinta nel 1571 da don Giovanni d'Austria (morto, oltretutto, nel 1578), dato il carattere propiziatorio del suo testo. Si ipotizza inoltre il ruolo di Margherita Farnese nella diffusione italiana del sonetto di Etienne de la Boétie "J'ai senti les deux maux", musicato da Ingegneri nello stile di una chanson francese alla fine del suo Terzo Libro. La lezione adottata da Ingegneri differisce da tutte le versioni stampate del testo di La Boétie, ma è identica a quella che sarebbe stata musicata in seguito da Claude Le Jeune mentre il compositore era al servizio del duca di Anjou.

„Gli aversari de la vera fede”. Un’ipotesi sul Terzo libro dei madrigali a cinque voci di Marc’Antonio Ingegneri / Marco Mangani. - In: MUSICA IAGELLONICA. - ISSN 1233-9679. - ELETTRONICO. - 9:(2018), pp. 31-49.

„Gli aversari de la vera fede”. Un’ipotesi sul Terzo libro dei madrigali a cinque voci di Marc’Antonio Ingegneri

Marco Mangani
2018

Abstract

Si formula un'ipotesi sul Terzo Libro de' madrigali a cinque voci di Marc'Antonio Ingegneri (1580), in base alla quale la silloge può essere considerata come l'unione di due diversi progetti, ognuno con il proprio contesto di committenza. Mentre la prima metà del libro si adatta bene alle richieste del suo dedicatario esplicito, Antonio Londonio, la seconda metà potrebbe esser stata destinata alla corte Farnese di Parma: il brano con cui si apre, ossia il madrigale politico-religioso "Santa Chiesa di Dio", parrebbe infatti riferirsi alla missione antiprotestante nelle Fiandre di Alessandro Farnese, figlio del duca Ottavio (al quale Ingegneri inviò una copia del Terzo Libro); sembra invece molto improbabile che nel 1580 "Santa Chiesa" potesse riferirsi (come recentemente affermato) alla battaglia di Lepanto, vinta nel 1571 da don Giovanni d'Austria (morto, oltretutto, nel 1578), dato il carattere propiziatorio del suo testo. Si ipotizza inoltre il ruolo di Margherita Farnese nella diffusione italiana del sonetto di Etienne de la Boétie "J'ai senti les deux maux", musicato da Ingegneri nello stile di una chanson francese alla fine del suo Terzo Libro. La lezione adottata da Ingegneri differisce da tutte le versioni stampate del testo di La Boétie, ma è identica a quella che sarebbe stata musicata in seguito da Claude Le Jeune mentre il compositore era al servizio del duca di Anjou.
2018
9
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Marco Mangani
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