Codici di sopravvivenza. Dialetto e italiano nel mondo dei semicolti

Nella prima parte il libro analizza dal punto di vista linguistico il monologo Cioni Mario di Gaspare fu Giulia (1975) e il film Berlinguer ti voglio bene (1977). Giuseppe Bertolucci fu regista di entrambi i lavori, che ebbero per protagonista Roberto Benigni. È la prima volta che la lingua del “primo Benigni”, quello più immerso nella dimensione toscana, viene analizzata. La seconda parte del libro è invece dedicata all’analisi della lingua del quaderno a cui Elio Bartolozzi, un contadino toscano, affidò la memoria della sua deportazione nel lager di Mauthausen-Gusen. Mario Cioni è la messa in scena di un “semicolto” che esprime in modo disordinato il proprio disagio, mentre Elio Bartolozzi cerca di elaborare la propria esperienza di deportazione. Lo studio mostra che le categorie “dialetto” e “italiano” sono utili per descrivere la diversa prospettiva in cui si muovono le due testimonianze. In the first part the book analyzes from a linguistic point of view the monologue Cioni Mario by Gaspare was Giulia (1975) and the film Berlinguer I love you (1977). Giuseppe Bertolucci was the director of both works, which starred Roberto Benigni. It is the first time that the language of the "first Benigni", the one most immersed in the Tuscan dimension, is analyzed. The second part of the book is dedicated to the analysis of the language of the notebook by Elio Bartolozzi, a Tuscan farmer who wrote about his deportation in the lager of Mauthausen-Gusen. Mario Cioni is the staging of a "semi-educated" who expresses his discomfort in a disorderly way, while Elio Bartolozzi tries to elaborate his own dramatic experience of deportation. The study shows that the categories "dialect" and "Italian" are useful to describe the different perspective in which the two testimonies move.