La tesi nasce nell’ambito del curriculum dottorale “Miti fondatori dell’Europa nelle arti e nella letteratura”. In linea con questo filone di ricerca, la tesi si interroga su uno dei generi che ha avuto più fortuna nel corso del Settecento europeo: il romanzo epistolare. La lettera, quale mezzo di scambio, di divulgazione scientifica e di prassi sia privata che letteraria costituisce infatti uno di quegli elementi privilegiati su cui si è costruita la moderna cultura europea. L’elaborato si interroga tuttavia su un particolare momento dell’evoluzione storica del romanzo epistolare, ovvero il periodo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, quando si assiste a una crisi del genere stesso. Tale “crisi”, annunciata dalla riduzione del numero dei personaggi ad uno soltanto, è confermata dalla prossima scomparsa del genere dalla scena europea. Il romanzo monodico, negando il principio dialogico alla base della corrispondenza, sembra decretare un rovesciamento dell’ideale di scambio, confronto e relatività della visione che era invece la caratteristica saliente del romanzo polifonico illuminista. Mettendo in relazione quattro grandi opere che vanno dal periodo prerivoluzionario a quello post-rivoluzionario, la tesi tenta di individuare i mutamenti epistemici che danno conto della crisi del principio polifonico, attraverso un’indagine che dalla Nouvelle Héloïse di Rousseau porta al Werther di Goethe e, in seguito, all’Ortis di Foscolo e all’Oberman di Senancour. Questi romanzi sembrano fare appello a nuovi mezzi narrativi per rispondere all’esigenza di rinnovamento estetico e formale che caratterizza la fine dei Lumi, sconvolgendo di conseguenza le caratteristiche tradizionali del romanzo epistolare. Al contempo, lo studio mette in evidenza il crollo dei valori che caratterizza questo periodo storico, illustrando come le relazioni attanziali tra le figure narrative, messe in luce dallo scambio epistolare stesso, riflettano una crisi del soggetto moderno reperibile nel suo rapporto con l’Altro.

Polifonia, monodia, silenzio: il romanzo epistolare europeo tra Sette e Ottocento (Rousseau, Goethe, Foscolo, Senancour) / Consuelo Ricci. - (2020).

Polifonia, monodia, silenzio: il romanzo epistolare europeo tra Sette e Ottocento (Rousseau, Goethe, Foscolo, Senancour)

Consuelo Ricci
2020

Abstract

La tesi nasce nell’ambito del curriculum dottorale “Miti fondatori dell’Europa nelle arti e nella letteratura”. In linea con questo filone di ricerca, la tesi si interroga su uno dei generi che ha avuto più fortuna nel corso del Settecento europeo: il romanzo epistolare. La lettera, quale mezzo di scambio, di divulgazione scientifica e di prassi sia privata che letteraria costituisce infatti uno di quegli elementi privilegiati su cui si è costruita la moderna cultura europea. L’elaborato si interroga tuttavia su un particolare momento dell’evoluzione storica del romanzo epistolare, ovvero il periodo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, quando si assiste a una crisi del genere stesso. Tale “crisi”, annunciata dalla riduzione del numero dei personaggi ad uno soltanto, è confermata dalla prossima scomparsa del genere dalla scena europea. Il romanzo monodico, negando il principio dialogico alla base della corrispondenza, sembra decretare un rovesciamento dell’ideale di scambio, confronto e relatività della visione che era invece la caratteristica saliente del romanzo polifonico illuminista. Mettendo in relazione quattro grandi opere che vanno dal periodo prerivoluzionario a quello post-rivoluzionario, la tesi tenta di individuare i mutamenti epistemici che danno conto della crisi del principio polifonico, attraverso un’indagine che dalla Nouvelle Héloïse di Rousseau porta al Werther di Goethe e, in seguito, all’Ortis di Foscolo e all’Oberman di Senancour. Questi romanzi sembrano fare appello a nuovi mezzi narrativi per rispondere all’esigenza di rinnovamento estetico e formale che caratterizza la fine dei Lumi, sconvolgendo di conseguenza le caratteristiche tradizionali del romanzo epistolare. Al contempo, lo studio mette in evidenza il crollo dei valori che caratterizza questo periodo storico, illustrando come le relazioni attanziali tra le figure narrative, messe in luce dallo scambio epistolare stesso, riflettano una crisi del soggetto moderno reperibile nel suo rapporto con l’Altro.
2020
Michela Landi, Michel Delon, Michael Bernsen
ITALIA
Consuelo Ricci
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Descrizione: Tesi di dottorato
Tipologia: Tesi di dottorato
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