La mostra racconta oltre un secolo di pittura senese attraverso tre mostre dossier divise in tre sedi ubicate tra la Val d'Orcia e la Val di Chiana. Ogni dossier è focalizzato intorno a un'opera conservata nella cittadina della sede espositiva: a Montepulciano la possibilità di assegnare al giovane Domenico Beccafumi, verso il 1507, una Beata Agnese Segni del Museo Civico offre l'occasione per ricostruire il percorso giovanile del pittore; a San Quirico d'Orcia la presenza di una pala di Bartolomeo Neroni detto il Riccio, databile verso il 1550, permette di allestire un percorso che racconta il contesto pittorico senese tra il 1527 e il 1559, guardando in particolare al Riccio e alla tarda attività del suo maestro, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma; a Pienza è allestita la prima mostra monografica su Francesco Rustici detto il Rustichino, approfittando del fatto che la chiesa di San Carlo Borromeo conserva sull'altare una pala databile intorno al 1623 che ne testimonia la matura attività.

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco / Fattorini Gabriele Angelini Alessandro Longi Roberto Martini Laura Ciampolini Marco Roggeri Roggero (curatori). - STAMPA. - (2017), pp. 1-340.

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco

Fattorini Gabriele Angelini Alessandro Longi Roberto Martini Laura Ciampolini Marco Roggeri Roggero (curatori)
2017

Abstract

La mostra racconta oltre un secolo di pittura senese attraverso tre mostre dossier divise in tre sedi ubicate tra la Val d'Orcia e la Val di Chiana. Ogni dossier è focalizzato intorno a un'opera conservata nella cittadina della sede espositiva: a Montepulciano la possibilità di assegnare al giovane Domenico Beccafumi, verso il 1507, una Beata Agnese Segni del Museo Civico offre l'occasione per ricostruire il percorso giovanile del pittore; a San Quirico d'Orcia la presenza di una pala di Bartolomeo Neroni detto il Riccio, databile verso il 1550, permette di allestire un percorso che racconta il contesto pittorico senese tra il 1527 e il 1559, guardando in particolare al Riccio e alla tarda attività del suo maestro, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma; a Pienza è allestita la prima mostra monografica su Francesco Rustici detto il Rustichino, approfittando del fatto che la chiesa di San Carlo Borromeo conserva sull'altare una pala databile intorno al 1623 che ne testimonia la matura attività.
2017
Fattorini Gabriele Angelini Alessandro Longi Roberto Martini Laura Ciampolini Marco Roggeri Roggero (curatori)
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