È possibile la convivenza umana senza gesti di bontà, di solidarietà, di apertura agli altri? Com'è potuto accadere che atteggiamenti di tolleranza, di ascolto reciproco, di rispetto delle differenze di opinioni, di accoglienza vengano qualificati come "buonismo", termine ormai considerato addirittura denigratorio? Quattro autrici, con interessi diversi, affrontano l'argomento con l'intento di ridare senso a parole - come bontà, misericordia, solidarietà, legame sociale - che in un'epoca di "cattivismo" dilagante rischiano di diventare desuete o relegate ad ambiti circoscritti, e che invece vanno riportate dentro le relazioni interpersonali e sociali, se non vogliamo che prevalgano egoismi e indifferenza verso gli altri. Is human coexistence possible without gestures of goodness, solidarity, openness to others? How could it happen that attitudes of tolerance, of listening to one another, of respect for differences of opinion, of acceptance, are qualified as "goodness", a term now considered even disparaging? Four scholars, with different interests, deal with the subject with the intention of giving meaning to words - such as goodness, mercy, solidarity, social bond - which in an era of rampant "captivism" risk becoming obsolete or relegated to limited areas, and which instead must be brought back into interpersonal and social relationships, if we do not want selfishness and indifference towards others to prevail.

Le parole della convivenza / ALACEVICH. - STAMPA. - (2020), pp. 5-117.

Le parole della convivenza

ALACEVICH
Writing – Original Draft Preparation
2020

Abstract

È possibile la convivenza umana senza gesti di bontà, di solidarietà, di apertura agli altri? Com'è potuto accadere che atteggiamenti di tolleranza, di ascolto reciproco, di rispetto delle differenze di opinioni, di accoglienza vengano qualificati come "buonismo", termine ormai considerato addirittura denigratorio? Quattro autrici, con interessi diversi, affrontano l'argomento con l'intento di ridare senso a parole - come bontà, misericordia, solidarietà, legame sociale - che in un'epoca di "cattivismo" dilagante rischiano di diventare desuete o relegate ad ambiti circoscritti, e che invece vanno riportate dentro le relazioni interpersonali e sociali, se non vogliamo che prevalgano egoismi e indifferenza verso gli altri. Is human coexistence possible without gestures of goodness, solidarity, openness to others? How could it happen that attitudes of tolerance, of listening to one another, of respect for differences of opinion, of acceptance, are qualified as "goodness", a term now considered even disparaging? Four scholars, with different interests, deal with the subject with the intention of giving meaning to words - such as goodness, mercy, solidarity, social bond - which in an era of rampant "captivism" risk becoming obsolete or relegated to limited areas, and which instead must be brought back into interpersonal and social relationships, if we do not want selfishness and indifference towards others to prevail.
2020
9788832828825
5
117
ALACEVICH
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