La ricerca si sviluppa partendo da una riflessione sul complesso sistema produttivo contemporaneo e sui cambiamenti riscontrati rispetto al passato, cercando di comprendere l’evoluzione delle relazioni tra ricerca accademica – in particolare di design – e mondo delle imprese e dei progettisti, in relazione all’innovazione. Indaga attività e competenze che fanno parte di un sistema non tracciabile e che ancora non è stato mappato con precisione, definito come tacito, che però pur nella sua indeterminatezza riesce comunque a fornire un contributo al sistema produttivo generale. Dall’analisi del contesto contemporaneo, caratterizzato da una forte ondata di innovazione sociale oltre che tecnologica, emerge un cambiamento dei paradigmi conoscitivi che regolano il sistema e la richiesta di un coordinamento strategico attuabile soltanto attraverso un ampliamento delle competenze del designer, o di figure simili, che per attitudini e competenze riescono a ricoprire un ruolo di mediatore e di knowledge integrator. Infatti, le competenze tradizionali della disciplina del design, integrate con le nuove capacità strategiche e di lavoro in team interdisciplinari, permetteranno la creazione di connessioni innovative tra attori attivi sul territorio – tradizionali ed emergenti – e la formazione di nuove filiere creativo-produttive basate su un sistema a rete, definito network territoriale. L’obiettivo della tesi è dunque quello di apprendere quale sia, oggi, il contributo offerto dalla ricerca di design in ottica di sviluppo – sociale, culturale, produttivo ed economico – per rafforzare e rivitalizzare i Sistemi locali, specificatamente per il macro-settore degli Interni toscano (afferente al Distretto Interni e Design - dID), incoraggiando la formazione di partnership strategiche tra il mondo delle imprese, della ricerca e della formazione. La presente ricerca sviluppa quindi un’analisi bibliografica sulle trasformazioni contemporanee che stanno modificando e complessificando i Sistemi locali; indaga ed analizza – tramite analisi Desk e Field – le differenti tipologie di attori e stakeholder, cercando di comprendere come connetterli tra di loro partendo dai legami esistenti ma rafforzandoli e creandone di nuovi, in ottica di sviluppo della competitività territoriale; infine ipotizza sia lo sviluppo di un percorso didattico innovativo di design (Master), finalizzato alla formazione di figure capaci di gestire la complessità degli scenari contemporanei, sia la creazione di uno strumento strategico volto allo sviluppo di sinergie innovative tra gli attori territoriali (piattaforma).
Il (sesto) senso del Design: la capacità di mediare e connettere i territori e i sistemi locali, le conoscenze e le nuove forme di innovazione / Irene Fiesoli. - (2020).
Il (sesto) senso del Design: la capacità di mediare e connettere i territori e i sistemi locali, le conoscenze e le nuove forme di innovazione.
Irene Fiesoli
2020
Abstract
La ricerca si sviluppa partendo da una riflessione sul complesso sistema produttivo contemporaneo e sui cambiamenti riscontrati rispetto al passato, cercando di comprendere l’evoluzione delle relazioni tra ricerca accademica – in particolare di design – e mondo delle imprese e dei progettisti, in relazione all’innovazione. Indaga attività e competenze che fanno parte di un sistema non tracciabile e che ancora non è stato mappato con precisione, definito come tacito, che però pur nella sua indeterminatezza riesce comunque a fornire un contributo al sistema produttivo generale. Dall’analisi del contesto contemporaneo, caratterizzato da una forte ondata di innovazione sociale oltre che tecnologica, emerge un cambiamento dei paradigmi conoscitivi che regolano il sistema e la richiesta di un coordinamento strategico attuabile soltanto attraverso un ampliamento delle competenze del designer, o di figure simili, che per attitudini e competenze riescono a ricoprire un ruolo di mediatore e di knowledge integrator. Infatti, le competenze tradizionali della disciplina del design, integrate con le nuove capacità strategiche e di lavoro in team interdisciplinari, permetteranno la creazione di connessioni innovative tra attori attivi sul territorio – tradizionali ed emergenti – e la formazione di nuove filiere creativo-produttive basate su un sistema a rete, definito network territoriale. L’obiettivo della tesi è dunque quello di apprendere quale sia, oggi, il contributo offerto dalla ricerca di design in ottica di sviluppo – sociale, culturale, produttivo ed economico – per rafforzare e rivitalizzare i Sistemi locali, specificatamente per il macro-settore degli Interni toscano (afferente al Distretto Interni e Design - dID), incoraggiando la formazione di partnership strategiche tra il mondo delle imprese, della ricerca e della formazione. La presente ricerca sviluppa quindi un’analisi bibliografica sulle trasformazioni contemporanee che stanno modificando e complessificando i Sistemi locali; indaga ed analizza – tramite analisi Desk e Field – le differenti tipologie di attori e stakeholder, cercando di comprendere come connetterli tra di loro partendo dai legami esistenti ma rafforzandoli e creandone di nuovi, in ottica di sviluppo della competitività territoriale; infine ipotizza sia lo sviluppo di un percorso didattico innovativo di design (Master), finalizzato alla formazione di figure capaci di gestire la complessità degli scenari contemporanei, sia la creazione di uno strumento strategico volto allo sviluppo di sinergie innovative tra gli attori territoriali (piattaforma).File | Dimensione | Formato | |
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