La singolarità dell’opera di N., la quale doveva configurarsi come una Alexandergeschichte, ha prodotto da un lato una identificazione tout court di N. con il Periplo e, dall’altro, una sorta di cancellazione del resto delle notizie relative alla vita del navarco. In particolare la carenza di informazioni su N. dopo la morte di Alessandro ha suscitato molte perplessità fino a far ipotizzare ai moderni un suo eventuale coinvolgimento nella congiura per avvelenare Alessandro . Tenendo conto di questa situazione, si è qui cercato di ricostruire la personalità di N. e la genesi della sua opera partendo piuttosto dai contenuti di essa e dall’analisi del modulo di scrittura. La documentata attività di N. alla corte di Antigono e il suo ruolo di consigliere per Demetrio sono parsi elementi su cui poter verificare e l’ipotesi dell’intenzione del navarco di ricostruirsi un ubi consistam dopo la morte del Macedone e di un ruolo acquisito anche in base a una buona fama, giustificata tanto dai fatti quanto dal loro resoconto storico. Da questa esigenza di ordine politico potrebbe essere nata la rielaborazione di quel diario di bordo, già rendicontato a Alessandro. Essa doveva comprendere, secondo quanto fin qui argomentato, il racconto di eventi precedenti, contemporanei e diversi dalla navigazione, e la forma doveva contenere quella patina omerica necessaria ad avvicinare, in maniera più netta, l’esplorazione di N. al nostos di Odisseo. Un elemento mi è parso emergere, altresì, nettamente dall’esame del testo nearcheo e cioè la piena consapevolezza dell’importanza di un’impresa che aveva trasformato l’Oceano Indiano da incognitum a cognitum mare. Si tratta di un processo che si inserisce perfettamente nell’ampliamento degli orizzonti geografici e culturali causato dall’impresa di Alessandro: l’opera nearchea anticipa, rafforza e favorisce il compimento di un processo di integrazione del quale Alessandro era stato il primo sostenitore, contrapponendosi per questo verso agli insegnamenti di Aristotele e intraprendendo una via di governo innovativa le cui conseguenze sarebbero state determinanti per molti secoli da lì a venire.

Studio su Nearco di Creta. Dalla geografia descrittiva alla narrazione storica / Veronica Bucciantini. - STAMPA. - (2015).

Studio su Nearco di Creta. Dalla geografia descrittiva alla narrazione storica.

Veronica Bucciantini
2015

Abstract

La singolarità dell’opera di N., la quale doveva configurarsi come una Alexandergeschichte, ha prodotto da un lato una identificazione tout court di N. con il Periplo e, dall’altro, una sorta di cancellazione del resto delle notizie relative alla vita del navarco. In particolare la carenza di informazioni su N. dopo la morte di Alessandro ha suscitato molte perplessità fino a far ipotizzare ai moderni un suo eventuale coinvolgimento nella congiura per avvelenare Alessandro . Tenendo conto di questa situazione, si è qui cercato di ricostruire la personalità di N. e la genesi della sua opera partendo piuttosto dai contenuti di essa e dall’analisi del modulo di scrittura. La documentata attività di N. alla corte di Antigono e il suo ruolo di consigliere per Demetrio sono parsi elementi su cui poter verificare e l’ipotesi dell’intenzione del navarco di ricostruirsi un ubi consistam dopo la morte del Macedone e di un ruolo acquisito anche in base a una buona fama, giustificata tanto dai fatti quanto dal loro resoconto storico. Da questa esigenza di ordine politico potrebbe essere nata la rielaborazione di quel diario di bordo, già rendicontato a Alessandro. Essa doveva comprendere, secondo quanto fin qui argomentato, il racconto di eventi precedenti, contemporanei e diversi dalla navigazione, e la forma doveva contenere quella patina omerica necessaria ad avvicinare, in maniera più netta, l’esplorazione di N. al nostos di Odisseo. Un elemento mi è parso emergere, altresì, nettamente dall’esame del testo nearcheo e cioè la piena consapevolezza dell’importanza di un’impresa che aveva trasformato l’Oceano Indiano da incognitum a cognitum mare. Si tratta di un processo che si inserisce perfettamente nell’ampliamento degli orizzonti geografici e culturali causato dall’impresa di Alessandro: l’opera nearchea anticipa, rafforza e favorisce il compimento di un processo di integrazione del quale Alessandro era stato il primo sostenitore, contrapponendosi per questo verso agli insegnamenti di Aristotele e intraprendendo una via di governo innovativa le cui conseguenze sarebbero state determinanti per molti secoli da lì a venire.
2015
9788862746434
Veronica Bucciantini
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