È l’“ambiente internazionale” ad incidere sulle foundations, transformations e interpretations delle parti organizzative delle Costituzioni? Oppure sono gli equilibri e i principi tipici della forma di governo parlamentare a determinare e delimitare il modus operandi ed il campo di gioco dello stato nell’arena internazionale? Fino a quale limite estremo le risorse di duttilità dell’interpretazione costituzionale appaiono in grado di riassorbire e ottimizzare le “ragioni di stato” e le esigenze di efficienza connaturate all’esercizio del potere diplomatico-militare? Alla luce di tali domande di ricerca, il volume si propone di ripercorrere, in una prospettiva comparativa, l’evoluzione delle relazioni fra i due volti del canone di equilibrio: quello interno, coincidente con l’idea dell’equilibrio fra poteri, risalente alla dottrina della costituzione mista e principio cardine del costituzionalismo; e quello esterno, il quale vede nel metodo dell’equilibrio di potenza il tradizionale strumento di gestione delle relazioni internazionali. Da qui, inoltre, una analisi delle interazioni fra il livello “macro” rappresentato dalla forma di governo e quello “micro” costituito dal (sub-)sistema delle competenze diplomatico-militari nell’ambito degli ordinamenti parlamentari dell’UE, anche tenendo conto degli sviluppi intrapresi dal processo di integrazione in ambito PESC-PSDC.

Forma di governo parlamentare ed equilibrio di potenza nel quadro della società internazionale. Problemi comparatistici / Renato Ibrido. - STAMPA. - (2020).

Forma di governo parlamentare ed equilibrio di potenza nel quadro della società internazionale. Problemi comparatistici

Renato Ibrido
2020

Abstract

È l’“ambiente internazionale” ad incidere sulle foundations, transformations e interpretations delle parti organizzative delle Costituzioni? Oppure sono gli equilibri e i principi tipici della forma di governo parlamentare a determinare e delimitare il modus operandi ed il campo di gioco dello stato nell’arena internazionale? Fino a quale limite estremo le risorse di duttilità dell’interpretazione costituzionale appaiono in grado di riassorbire e ottimizzare le “ragioni di stato” e le esigenze di efficienza connaturate all’esercizio del potere diplomatico-militare? Alla luce di tali domande di ricerca, il volume si propone di ripercorrere, in una prospettiva comparativa, l’evoluzione delle relazioni fra i due volti del canone di equilibrio: quello interno, coincidente con l’idea dell’equilibrio fra poteri, risalente alla dottrina della costituzione mista e principio cardine del costituzionalismo; e quello esterno, il quale vede nel metodo dell’equilibrio di potenza il tradizionale strumento di gestione delle relazioni internazionali. Da qui, inoltre, una analisi delle interazioni fra il livello “macro” rappresentato dalla forma di governo e quello “micro” costituito dal (sub-)sistema delle competenze diplomatico-militari nell’ambito degli ordinamenti parlamentari dell’UE, anche tenendo conto degli sviluppi intrapresi dal processo di integrazione in ambito PESC-PSDC.
2020
978-88-13-373023
Renato Ibrido
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