Il processo di armonizzazione europea del diritto dell’insolvenza sembra registrare un’improvvisa accelerazione, causato dalla diffusa e perdurante crisi economica e dal conseguente impatto sul tessuto sociale e sui bilanci delle banche europee. La direttiva, qualora venisse approvata, avrebbe una serie di obiettivi alquanto importanti (responsabilità degli amministratori di società in situazione di crisi, rapida esdebitazione anche per i professionisti, specializzazione di coloro che hanno incarichi in procedure concorsuali). Dal punto di vista degli strumenti di gestione della crisi, essa avrebbe un oggetto limitato ma importante: la direttiva imporrebbe agli Stati membri di adottare un percorso unitario (cioè senza radicali cesure fra strumenti stragiudiziali assistiti e procedure concorsuali) per la ristrutturazione delle imprese in continuità diretta. Risulterebbero modificati, rispetto al quadro italiano attuale e in formazione, le regole in materia di professionista attestatore e blocco delle azioni esecutive, e dovrebbero essere inclusi in questo percorso anche gli imprenditori agricoli. Il recepimento della direttiva potrebbe essere l’occasione per un ripensamento del sistema più radicale di quanto sembri emergere dal disegno di legge delega attualmente all’esame del Parlamento.
La proposta di Direttiva UE in materia di insolvenza / Lorenzo Stanghellini. - In: IL FALLIMENTO E LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI. - ISSN 0394-2740. - STAMPA. - 2017:(2017), pp. 873-879.
La proposta di Direttiva UE in materia di insolvenza
Lorenzo Stanghellini
2017
Abstract
Il processo di armonizzazione europea del diritto dell’insolvenza sembra registrare un’improvvisa accelerazione, causato dalla diffusa e perdurante crisi economica e dal conseguente impatto sul tessuto sociale e sui bilanci delle banche europee. La direttiva, qualora venisse approvata, avrebbe una serie di obiettivi alquanto importanti (responsabilità degli amministratori di società in situazione di crisi, rapida esdebitazione anche per i professionisti, specializzazione di coloro che hanno incarichi in procedure concorsuali). Dal punto di vista degli strumenti di gestione della crisi, essa avrebbe un oggetto limitato ma importante: la direttiva imporrebbe agli Stati membri di adottare un percorso unitario (cioè senza radicali cesure fra strumenti stragiudiziali assistiti e procedure concorsuali) per la ristrutturazione delle imprese in continuità diretta. Risulterebbero modificati, rispetto al quadro italiano attuale e in formazione, le regole in materia di professionista attestatore e blocco delle azioni esecutive, e dovrebbero essere inclusi in questo percorso anche gli imprenditori agricoli. Il recepimento della direttiva potrebbe essere l’occasione per un ripensamento del sistema più radicale di quanto sembri emergere dal disegno di legge delega attualmente all’esame del Parlamento.| File | Dimensione | Formato | |
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