La direttiva n. 2014/59/UE è stata recentemente recepita in Italia con l'introduzione di una serie completamente nuova di norme per la gestione delle crisi bancarie. Pur costituendo un significativo progresso rispetto al precedente quadro giuridico, le nuove norme devono essere considerate come il punto di arrivo di un processo che ha iniziato a mostrare i suoi effetti in Italia molto prima della crisi finanziaria. Il tradizionale approccio alle crisi bancarie, basato sulla vendita dell’azienda sostenuta dallo Stato mediante il pagamento del deficit, era già stato reso più difficile dai requisiti UE sempre più severi in materia di aiuti di Stato (solo temporaneamente allentati durante il caos della crisi finanziaria, quando un'ondata di salvataggi attraversò l'Europa) e dai cambiamenti avvenuti nel modello di business bancario che aveva ridotto lo spazio per le soluzioni di mercato in caso di crisi. Sulla base di tale esperienza, e della decisione politica di vietare l'uso dei fondi dei contribuenti per risolvere le future crisi bancarie, le nuove norme si basano su una chiara scelta politica: il mantenimento della stabilità del sistema finanziario deve essere perseguito attraverso strumenti che facciano gravare le perdite sugli investitori (piuttosto che sui contribuenti), al pari di quanto normalmente avviene in caso di insolvenza di un’impresa non finanziaria. Le soluzioni previste per raggiungere questo obiettivo – oltre a rafforzare gli strumenti già esistenti – superano l'opinione tradizionale secondo cui gli strumenti di insolvenza incidono esclusivamente sul patrimonio del debitore, senza interferire con l'entità societaria. Non è ancora chiaro se il nuovo quadro di regole, nel peculiare contesto italiano, consentirà di raggiungere l’obiettivo della internalizzazione delle perdite, pur consentendo di mantenere la stabilità sistemica.
La gestione delle crisi bancarie. La tradizione italiana e le nuove regole europee / Lorenzo Stanghellini. - In: RICERCHE GIURIDICHE. - ISSN 2281-6100. - STAMPA. - 4:(2015), pp. 315-338. [10.30687/Rg/2281-6100]
La gestione delle crisi bancarie. La tradizione italiana e le nuove regole europee
Lorenzo Stanghellini
2015
Abstract
La direttiva n. 2014/59/UE è stata recentemente recepita in Italia con l'introduzione di una serie completamente nuova di norme per la gestione delle crisi bancarie. Pur costituendo un significativo progresso rispetto al precedente quadro giuridico, le nuove norme devono essere considerate come il punto di arrivo di un processo che ha iniziato a mostrare i suoi effetti in Italia molto prima della crisi finanziaria. Il tradizionale approccio alle crisi bancarie, basato sulla vendita dell’azienda sostenuta dallo Stato mediante il pagamento del deficit, era già stato reso più difficile dai requisiti UE sempre più severi in materia di aiuti di Stato (solo temporaneamente allentati durante il caos della crisi finanziaria, quando un'ondata di salvataggi attraversò l'Europa) e dai cambiamenti avvenuti nel modello di business bancario che aveva ridotto lo spazio per le soluzioni di mercato in caso di crisi. Sulla base di tale esperienza, e della decisione politica di vietare l'uso dei fondi dei contribuenti per risolvere le future crisi bancarie, le nuove norme si basano su una chiara scelta politica: il mantenimento della stabilità del sistema finanziario deve essere perseguito attraverso strumenti che facciano gravare le perdite sugli investitori (piuttosto che sui contribuenti), al pari di quanto normalmente avviene in caso di insolvenza di un’impresa non finanziaria. Le soluzioni previste per raggiungere questo obiettivo – oltre a rafforzare gli strumenti già esistenti – superano l'opinione tradizionale secondo cui gli strumenti di insolvenza incidono esclusivamente sul patrimonio del debitore, senza interferire con l'entità societaria. Non è ancora chiaro se il nuovo quadro di regole, nel peculiare contesto italiano, consentirà di raggiungere l’obiettivo della internalizzazione delle perdite, pur consentendo di mantenere la stabilità sistemica.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
2015 - La gestione delle crisi bancarie fra tradizione italiana e regole europee.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Open Access
Dimensione
222.35 kB
Formato
Adobe PDF
|
222.35 kB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



