Il volume descrive il progetto di ricerca-azione Identità migranti. Segni per una nuova geografia dell’accoglienza presentato dal Laboratorio di Comunicazione della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze alla conferenza Inscription en relation. Des traces coloniales aux expressions plurielles, tenutasi a Parigi nel febbraio 2020. Il progetto si concentra sulla lettura e sull’analisi critica del sistema di segni prodotti dai complessi meccanismi e dispositivi spaziali attraverso i quali in Italia si articola l’accoglienza dei flussi migratori provenienti dal Mediterraneo, studiando la composita mappa di luoghi, strutture e barriere fisiche e linguistiche che il corpo migrante attraversa nel suo viaggio verso e dentro la penisola. All’intersezione di rotte e complicati e segreganti meccanismi di accoglienza, emerge una declinazione del soggetto migrante come corpo ridotto a nuda vita, mosso nel suo cammino da un desiderio di fuga più che da un obiettivo di approdo, straniero, fuori dai luoghi, disorientato da paesaggi e lingue a lui estranee, transitante in una dimensione spaziale caratterizzata da un susseguirsi di confini, divieti e attracchi temporanei. Il volume, postulando la necessità di un superamento di questo sistema, riflette sul ruolo che le diverse culture del progetto, in un’ottica transisciplinare, possono rivestire nell’ immaginare ipotesi edificanti di costruzione di territori ospitali, capaci di considerare il movimento e le migrazioni ad esso associate come risorse e non come problemi, contribuendo, in tal modo, a superare la declinazione drammatica e disumana dell’accoglienza, per come si profila attualmente.
Identità migranti. Segni per una nuova geografia dell'accoglienza / Maddalena Rossi; Susanna Cerri. - ELETTRONICO. - (2020).
Identità migranti. Segni per una nuova geografia dell'accoglienza
Maddalena Rossi
;Susanna Cerri
2020
Abstract
Il volume descrive il progetto di ricerca-azione Identità migranti. Segni per una nuova geografia dell’accoglienza presentato dal Laboratorio di Comunicazione della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze alla conferenza Inscription en relation. Des traces coloniales aux expressions plurielles, tenutasi a Parigi nel febbraio 2020. Il progetto si concentra sulla lettura e sull’analisi critica del sistema di segni prodotti dai complessi meccanismi e dispositivi spaziali attraverso i quali in Italia si articola l’accoglienza dei flussi migratori provenienti dal Mediterraneo, studiando la composita mappa di luoghi, strutture e barriere fisiche e linguistiche che il corpo migrante attraversa nel suo viaggio verso e dentro la penisola. All’intersezione di rotte e complicati e segreganti meccanismi di accoglienza, emerge una declinazione del soggetto migrante come corpo ridotto a nuda vita, mosso nel suo cammino da un desiderio di fuga più che da un obiettivo di approdo, straniero, fuori dai luoghi, disorientato da paesaggi e lingue a lui estranee, transitante in una dimensione spaziale caratterizzata da un susseguirsi di confini, divieti e attracchi temporanei. Il volume, postulando la necessità di un superamento di questo sistema, riflette sul ruolo che le diverse culture del progetto, in un’ottica transisciplinare, possono rivestire nell’ immaginare ipotesi edificanti di costruzione di territori ospitali, capaci di considerare il movimento e le migrazioni ad esso associate come risorse e non come problemi, contribuendo, in tal modo, a superare la declinazione drammatica e disumana dell’accoglienza, per come si profila attualmente.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.