La grammatica - e il suo insegnamento - è tradizionalmente la parte di un curricolo di lingua e quindi anche di italiano L2 o LS che più spesso viene vissuta come problematica sia dai docenti sia dagli studenti. Oggi si assiste in glottodidattica ad un “ritorno della grammatica”, dopo alcuni decenni nei quali, in nome di un insegnamento delle lingue basato solo su principi comunicativi, si sono privilegiate in modo quasi esclusivo le competenze d’uso piuttosto che quelle sull’uso. Il ritorno alla grammatica non implica però che siano stati risolti i problemi che tradizionalmente sono collegati a questo ambito di insegnamento delle lingue, tra i quali il sentirlo come un compito gravoso o poco utile da parte del docente, e il viverlo con noia e mancanza di motivazione da parte dello studente. Sono necessarie quindi una riflessione generale su che cosa significhi insegnare la grammatica ad una classe di italiano a stranieri e una serie di indicazioni specifiche sulle caratteristiche e sulle metodologie dell’insegnamento della grammatica, per rispondere alle domande e ai dubbi che spesso gli insegnanti si pongono, tra i quali: quanta grammatica proporre agli studenti? Quale grammatica serve agli studenti? Quale approccio usare: deduttivo o induttivo? Quando proporre la grammatica? La nostra proposta riprende le ricerche fatte in merito al ruolo dell’input e dell’output nello sviluppo dell’interlingua, dei meccanismi di correzione della produzione orale dello studente, dell’attenzione sulle forme della L2 nei processi di acquisizione linguistica.

Tra comunicazione e grammatica: focus on form nell’insegnamento di italiano a stranieri / Giulia Tardi. - STAMPA. - (2020), pp. 30-37.

Tra comunicazione e grammatica: focus on form nell’insegnamento di italiano a stranieri

Giulia Tardi
2020

Abstract

La grammatica - e il suo insegnamento - è tradizionalmente la parte di un curricolo di lingua e quindi anche di italiano L2 o LS che più spesso viene vissuta come problematica sia dai docenti sia dagli studenti. Oggi si assiste in glottodidattica ad un “ritorno della grammatica”, dopo alcuni decenni nei quali, in nome di un insegnamento delle lingue basato solo su principi comunicativi, si sono privilegiate in modo quasi esclusivo le competenze d’uso piuttosto che quelle sull’uso. Il ritorno alla grammatica non implica però che siano stati risolti i problemi che tradizionalmente sono collegati a questo ambito di insegnamento delle lingue, tra i quali il sentirlo come un compito gravoso o poco utile da parte del docente, e il viverlo con noia e mancanza di motivazione da parte dello studente. Sono necessarie quindi una riflessione generale su che cosa significhi insegnare la grammatica ad una classe di italiano a stranieri e una serie di indicazioni specifiche sulle caratteristiche e sulle metodologie dell’insegnamento della grammatica, per rispondere alle domande e ai dubbi che spesso gli insegnanti si pongono, tra i quali: quanta grammatica proporre agli studenti? Quale grammatica serve agli studenti? Quale approccio usare: deduttivo o induttivo? Quando proporre la grammatica? La nostra proposta riprende le ricerche fatte in merito al ruolo dell’input e dell’output nello sviluppo dell’interlingua, dei meccanismi di correzione della produzione orale dello studente, dell’attenzione sulle forme della L2 nei processi di acquisizione linguistica.
2020
Edilingua
Telis Marin (curatore),Paolo E. Balboni, Daniele Baldassarri, Antonella Benucci, Daniela Corzuol, Michele Daloiso, Silvia Gilardoni, Giorgio Graffi, Gonzalo Jiménez, Matteo La Grassa, Maria Cecilia Luise, Giuseppe Maugeri, Ernesto Nàbboli, Maria Piscitelli, Graziano Serragiotto, Sara Servetti, Donatella Troncarelli, Giulia Tardi
Insegnare la grammatica
30
37
Goal 4: Quality education
Giulia Tardi
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