Il presente lavoro si è proposto di indagare su come la direttiva europea sull’EIO sia stata recepita e attuata nella legislazione nazionale degli Stati membri dell’Unione Europea. In questo modo è stato possibile avere un quadro generale sullo stato dell’arte delle procedure relative allo scambio transnazionale delle prove digitali nei processi penali. In generale, scopo di un’indagine è quello di raccogliere un ampio bacino di informazioni che riguardano un determinato gruppo di persone, una comunità o un gruppo specifico di soggetti campione che possono essere poi utilizzate, attraverso un processo di analisi, per formulare possibili soluzioni/azioni comuni. L’indagine può essere proposta sia in campo politico (ad esempio, per raccogliere opinioni, valutare exit pools), sia in campo sanitario (per valutare lo stato di salute della popolazione), nel sociale (per scoprire abitudini e necessità della popolazione), nelle ricerche di mercato (per scoprire i bisogni dei diversi gruppi interessati), ma anche in ambito giuridico per avere informazioni, per esempio, sulle modalità di applicazione di un istituto in un determinato ordinamento giuridico, o sulle modalità di attuazione di una determinata normativa. Ma un’indagine può anche essere utile in prospettiva sovranazionale, per condurre un’analisi comparata sul funzionamento di ordinamenti giuridici diversi o sulle diverse modalità di implementazione e attuazione di atti dell’Unione europea a livello dei singoli Stati membri. Questa è stata l’idea alla base del presente lavoro: raccogliere, attraverso un’indagine mirata, informazioni ottenute da determinati “target groups”. Informazioni che provengono direttamente da coloro che si trovano quotidianamente ad affrontare questioni connesse all’EIO e allo scambio transnazionale delle prove digitali eventualmente ottenute attraverso questo strumento processuale. L’indagine è stata condotta, appunto, attraverso l’elaborazione di un questionario. . Il primo passo per la strutturazione del questionario è stato quello di condurre una ricerca approfondita su tutte le iniziative europee in materia di scambio transazionale delle prove digitali ed in materia di EIO e MLA. Altra importante fonte di informazione sono stati le attività condotte e i risultati ottenuti nei vari progetti europei sul tema (ad esempio Evidence, Evidence2e-CODEX, EXEC) ai cui team di ricerca ho partecipato e partecipo dal 2016 ad oggi. Queste attività di studio e analisi hanno facilitato l’identificazione di questioni e domande pertinenti da consegnare agli attori dell’indagine. Il secondo passo è stato, infatti, proprio quello di identificare le parti interessate da coinvolgere nella ricerca. Per quanto riguarda la struttura del lavoro, dopo una introduzione dell’oggetto del lavoro e la descrizione della metodologia adottata nel Capitolo 1, il successivo Capitolo 2 è dedicato all’analisi del quadro europeo in materia di scambio transnazionale delle prove digitali nei processi penali. In particolare, viene definito che cosa si intende per “prova digitale” ai fini del presente studio e vengono spiegate e descritte non solo le iniziative e politiche europee volte al rafforzamento della cooperazione giudiziaria in materia penale ma anche la legislazione dell’Unione sul tema. Ovvero gli strumenti di Mutua assistenza giudiziaria (Mutual Legal Assistance – MLA) e l’Ordine europeo di indagine (European Investigation Order – EIO). Il Capitolo 3 è dedicato alla presentazione e all’analisi dei risultati del questionario, con particolare riferimento ai risultati delle prime 2 sezioni (A-B) e della sezione D, ovvero le sezioni giuridico-amministrative. Il Capitolo 4 è dedicato invece alla presentazione dei risultati della sezione tecnica (sezione C) del questionario, con particolare riferimento alla descrizione dello “status quo” dei sistemi di informazione nazionali utilizzati per lo scambio transnazionale delle prove digitali nell’ambito dei processi penali. Il Capitolo 5, dopo la presentazione dei risultati del questionario circolato tra i membri del CCBE e nei due seminari organizzati in presenza a Firenze e L’Aja, propone le azioni e strategie comuni volte al superamento delle barriere e degli ostacoli individuati nelle procedure di scambio delle prove digitali attraverso l’EIO. Il Capitolo 6 è incentrato sui profili di “data protection” che possono venire in rilievo nello scambio delle prove digitali. Dopo un attento esame della nuova disciplina europea in materia di trattamento dei dati personali viene analizzato l’impatto della stessa sull’implementazione dell’EIO e in generale sulle procedure di MLA. Infine, nel Capitolo 7 sono presentate le conclusioni del lavoro ed i possibili sviluppi futuri.
Profili giuridici e tecnici dello scambio transnazionale delle prove digitali in ambito penale / Sara Conti. - (2020).
Profili giuridici e tecnici dello scambio transnazionale delle prove digitali in ambito penale
Sara Conti
2020
Abstract
Il presente lavoro si è proposto di indagare su come la direttiva europea sull’EIO sia stata recepita e attuata nella legislazione nazionale degli Stati membri dell’Unione Europea. In questo modo è stato possibile avere un quadro generale sullo stato dell’arte delle procedure relative allo scambio transnazionale delle prove digitali nei processi penali. In generale, scopo di un’indagine è quello di raccogliere un ampio bacino di informazioni che riguardano un determinato gruppo di persone, una comunità o un gruppo specifico di soggetti campione che possono essere poi utilizzate, attraverso un processo di analisi, per formulare possibili soluzioni/azioni comuni. L’indagine può essere proposta sia in campo politico (ad esempio, per raccogliere opinioni, valutare exit pools), sia in campo sanitario (per valutare lo stato di salute della popolazione), nel sociale (per scoprire abitudini e necessità della popolazione), nelle ricerche di mercato (per scoprire i bisogni dei diversi gruppi interessati), ma anche in ambito giuridico per avere informazioni, per esempio, sulle modalità di applicazione di un istituto in un determinato ordinamento giuridico, o sulle modalità di attuazione di una determinata normativa. Ma un’indagine può anche essere utile in prospettiva sovranazionale, per condurre un’analisi comparata sul funzionamento di ordinamenti giuridici diversi o sulle diverse modalità di implementazione e attuazione di atti dell’Unione europea a livello dei singoli Stati membri. Questa è stata l’idea alla base del presente lavoro: raccogliere, attraverso un’indagine mirata, informazioni ottenute da determinati “target groups”. Informazioni che provengono direttamente da coloro che si trovano quotidianamente ad affrontare questioni connesse all’EIO e allo scambio transnazionale delle prove digitali eventualmente ottenute attraverso questo strumento processuale. L’indagine è stata condotta, appunto, attraverso l’elaborazione di un questionario. . Il primo passo per la strutturazione del questionario è stato quello di condurre una ricerca approfondita su tutte le iniziative europee in materia di scambio transazionale delle prove digitali ed in materia di EIO e MLA. Altra importante fonte di informazione sono stati le attività condotte e i risultati ottenuti nei vari progetti europei sul tema (ad esempio Evidence, Evidence2e-CODEX, EXEC) ai cui team di ricerca ho partecipato e partecipo dal 2016 ad oggi. Queste attività di studio e analisi hanno facilitato l’identificazione di questioni e domande pertinenti da consegnare agli attori dell’indagine. Il secondo passo è stato, infatti, proprio quello di identificare le parti interessate da coinvolgere nella ricerca. Per quanto riguarda la struttura del lavoro, dopo una introduzione dell’oggetto del lavoro e la descrizione della metodologia adottata nel Capitolo 1, il successivo Capitolo 2 è dedicato all’analisi del quadro europeo in materia di scambio transnazionale delle prove digitali nei processi penali. In particolare, viene definito che cosa si intende per “prova digitale” ai fini del presente studio e vengono spiegate e descritte non solo le iniziative e politiche europee volte al rafforzamento della cooperazione giudiziaria in materia penale ma anche la legislazione dell’Unione sul tema. Ovvero gli strumenti di Mutua assistenza giudiziaria (Mutual Legal Assistance – MLA) e l’Ordine europeo di indagine (European Investigation Order – EIO). Il Capitolo 3 è dedicato alla presentazione e all’analisi dei risultati del questionario, con particolare riferimento ai risultati delle prime 2 sezioni (A-B) e della sezione D, ovvero le sezioni giuridico-amministrative. Il Capitolo 4 è dedicato invece alla presentazione dei risultati della sezione tecnica (sezione C) del questionario, con particolare riferimento alla descrizione dello “status quo” dei sistemi di informazione nazionali utilizzati per lo scambio transnazionale delle prove digitali nell’ambito dei processi penali. Il Capitolo 5, dopo la presentazione dei risultati del questionario circolato tra i membri del CCBE e nei due seminari organizzati in presenza a Firenze e L’Aja, propone le azioni e strategie comuni volte al superamento delle barriere e degli ostacoli individuati nelle procedure di scambio delle prove digitali attraverso l’EIO. Il Capitolo 6 è incentrato sui profili di “data protection” che possono venire in rilievo nello scambio delle prove digitali. Dopo un attento esame della nuova disciplina europea in materia di trattamento dei dati personali viene analizzato l’impatto della stessa sull’implementazione dell’EIO e in generale sulle procedure di MLA. Infine, nel Capitolo 7 sono presentate le conclusioni del lavoro ed i possibili sviluppi futuri.File | Dimensione | Formato | |
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