Se è vero che l’interesse per l’istituzione famigliare in ambito accademico non si è mai del tutto stemperato, è però altrettanto vero che in Italia la tradizione sociologica dominante ha rischiato di non cogliere in tempo l’opportunità e la necessità di un cambio paradigmatico radicale, di una svolta sia in termini di approccio allo studio delle relazioni famigliari che in termini di riconoscimento di una crescente complessità delle geografie e delle dinamiche di tali relazioni. In Italia, infatti, diversamente da ciò che per anni ha caratterizzato soprattutto la letteratura anglosassone, i modelli predominanti di interpretazione della famiglia hanno utilizzato un approccio strutturalista al mutamento sociale, con pochissime eccezioni (Saraceno e Naldini, 2013, Saraceno, 2017, Zanatta, 2008), che comunque sembrano restare legate ad un ambito di analisi molto meno capillare e molto meno esteso, anche in senso internazionale, trans-nazionale e intersezionale, rispetto al lavoro di Satta, Magaraggia e Camozzi (2020) appena pubblicato. Gli interrogativi che il testo affronta sono molti—sul significato dell’essere e soprattutto del “fare” famiglia nelle società contemporanee, sui molteplici nuovi attori sociali coinvolti nella costruzione sociale delle relazioni famigliari e sul mutamento dei ruoli dei vecchi attori sociali, sulle pratiche, le culture e i contesti che definiscono una miriade di geografie famigliari e relazionali, sull’intersezione di molteplici variabili sociologiche nel definire i vari tipi di contesti famigliari, relazionali e di intimità, ecc.—ma il contributo principale risiede soprattutto nell’approccio a tali interrogativi. Si tratta di un approccio relazionale, analitico e critico che guarda agli autori che hanno segnato il passaggio da una visione statica, monolitica e convenzionale di famiglia ad una micro-processuale, plurale e innovativa legata alle pratiche quotidiane e alla creazione di nuove forme di relazione e di intimità (Morgan, Duncan, Heaphy, Smart, solo per citarne alcuni) non tralasciando però il tentativo di mostrare i legami meno evidenti tra le dimensioni micro-interazionali e le loro implicazioni macro-strutturali in un’ottica di respiro internazionale.

Pratesi A. (2020), Recensione di Sociologia della vita famigliare. Soggetti, contesti e nuove prospettive, di Caterina Satta, Sveva Magaraggia, Ilenya Camozzi, in: Cambio. Rivista sulle trasformazioni sociali, vol 10, n. 19. DOI: 10.13128/cambio-9917 / Alessandro Pratesi. - In: CAMBIO. - ISSN 2239-1118. - ELETTRONICO. - 10:(2020), pp. 1-5. [10.13128/cambio-9917]

Pratesi A. (2020), Recensione di Sociologia della vita famigliare. Soggetti, contesti e nuove prospettive, di Caterina Satta, Sveva Magaraggia, Ilenya Camozzi, in: Cambio. Rivista sulle trasformazioni sociali, vol 10, n. 19. DOI: 10.13128/cambio-9917

Alessandro Pratesi
Writing – Original Draft Preparation
2020

Abstract

Se è vero che l’interesse per l’istituzione famigliare in ambito accademico non si è mai del tutto stemperato, è però altrettanto vero che in Italia la tradizione sociologica dominante ha rischiato di non cogliere in tempo l’opportunità e la necessità di un cambio paradigmatico radicale, di una svolta sia in termini di approccio allo studio delle relazioni famigliari che in termini di riconoscimento di una crescente complessità delle geografie e delle dinamiche di tali relazioni. In Italia, infatti, diversamente da ciò che per anni ha caratterizzato soprattutto la letteratura anglosassone, i modelli predominanti di interpretazione della famiglia hanno utilizzato un approccio strutturalista al mutamento sociale, con pochissime eccezioni (Saraceno e Naldini, 2013, Saraceno, 2017, Zanatta, 2008), che comunque sembrano restare legate ad un ambito di analisi molto meno capillare e molto meno esteso, anche in senso internazionale, trans-nazionale e intersezionale, rispetto al lavoro di Satta, Magaraggia e Camozzi (2020) appena pubblicato. Gli interrogativi che il testo affronta sono molti—sul significato dell’essere e soprattutto del “fare” famiglia nelle società contemporanee, sui molteplici nuovi attori sociali coinvolti nella costruzione sociale delle relazioni famigliari e sul mutamento dei ruoli dei vecchi attori sociali, sulle pratiche, le culture e i contesti che definiscono una miriade di geografie famigliari e relazionali, sull’intersezione di molteplici variabili sociologiche nel definire i vari tipi di contesti famigliari, relazionali e di intimità, ecc.—ma il contributo principale risiede soprattutto nell’approccio a tali interrogativi. Si tratta di un approccio relazionale, analitico e critico che guarda agli autori che hanno segnato il passaggio da una visione statica, monolitica e convenzionale di famiglia ad una micro-processuale, plurale e innovativa legata alle pratiche quotidiane e alla creazione di nuove forme di relazione e di intimità (Morgan, Duncan, Heaphy, Smart, solo per citarne alcuni) non tralasciando però il tentativo di mostrare i legami meno evidenti tra le dimensioni micro-interazionali e le loro implicazioni macro-strutturali in un’ottica di respiro internazionale.
2020
Goal 3: Good health and well-being for people
Goal 5: Gender equality
Goal 10: Reducing inequalities
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Alessandro Pratesi
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