Nel corso degli ultimi anni, numerosi studi si sono occupati delle variazioni stagionali della concentrazione di polline aerodiffuso, con particolare riferimento a quello ad elevato potenziale allergenico. Questi studi rivestono un’importanza fondamentale nelle aree urbane, dove vive più della metà della popolazione mondiale e dove le piante utilizzate a scopo ornamentale possono portare ad elevate concentrazioni polliniche. Le variazioni strettamente locali delle concentrazioni polliniche implicano inoltre che possa essere opportuno condurre il monitoraggio contemporaneamente in differenti siti all’interno di uno stesso contesto urbano. In questo lavoro vengono presentati i risultati delle analisi sul polline aerodiffuso registrato nel centro storico di Firenze (Italia), con particolare riferimento a quello delle piante maggiormente impiegate nel verde urbano. Il monitoraggio pollinico è stato effettuato utilizzando un campionatore volumetrico di tipo Hirst (BioUNIFI) posizionato sul tetto di un edificio di via del Proconsolo, in prossimità di Piazza del Duomo, ad una altezza di circa 20 m. I dati di questa stazione si riferiscono all’intervallo temporale gennaio 2019 – dicembre 2019. Le concentrazioni polliniche rilevate dal campionatore Bio-UNIFI sono state confrontate con i dati registrati nello stesso intervallo temporale dal campionatore volumetrico dell’Agenzia Regionale per la Protezione ambientale della Toscana (ARPAT), situato nella parte occidentale della città, a circa 4 km di distanza dal campionatore Bio-UNIFI, al fine di valutare eventuali variazioni spaziali del polline aerodiffuso su Firenze. Le registrazioni Bio-UNIFI hanno rilevato una netta prevalenza di granuli pollinici riferibili a piante arboree: tra queste, più della metà sono da ricondurre alla famiglia delle Cupressaceae ed al genere Quercus. Tra le piante utilizzate comunemente nell’alberatura stradale, il contributo più rilevante è dato da Platanus. Tra i granuli pollinici riferibili a piante erbacee, le concentrazioni più elevate sono riferibili a Poaceae e Urticaceae, che insieme ne costituiscono la maggioranza. Lo spettro pollinico registrato da ARPAT mostra una composizione simile a quella del campionatore BioUNIFI. Ci sono tuttavia alcune differenze quantitative (n. granuli/m3 ). Infatti la somma pollinica totale (i.e. la somma delle concentrazioni giornaliere durante l’intero anno) registrata dalla stazione ARPAT è più del doppio di quella registrata dal campionatore Bio-UNIFI. A questa differenza concorrono in maniera sostanziale le specie delle due famiglie di piante arboree maggiormente rappresentate negli spettri (Cupressaceae e Quercus). Ciò è ragionevolmente imputabile alla diversa collocazione dei campionatori: quello ARPAT situato in un’area periferica della città e quindi più esposto all’apporto pollinico extra-locale, quello Bio-UNIFI nel centro della città dove gli edifici causano probabilmente un effetto schermo ai granuli pollinici provenienti dal territorio extra-urbano. Per quanto riguarda i granuli pollinici riferibili a piante dell’arredo urbano, quali Platanus, Celtis e Tilia, la loro concentrazione risulta essere minore nei dati ARPAT rispetto a quella registrata dal campionatore Bio-UNIFI. Il campionatore ARPAT registra maggiori concentrazioni del polline delle piante erbacee, in particolare delle due famiglie maggiormente rappresentate (Poaceae ed Urticaceae). Il monitoraggio aerobiologico condotto contemporaneamente con due campionatori ha permesso di valutare le differenze di concentrazioni polliniche in due parti della città a modesta distanza l’una dall’altra, mettendo in evidenza come nella zona più periferica (ARPAT) si risenta maggiormente dell’apporto pollinico extralocale, mentre nel centro della città (Bio-UNIFI) risulti più rilevante il contributo delle piante dell’arredo urbano.

Un anno di monitoraggio aerobiologico nel centro storico di Firenze (Italia) / Ciani F., Attolini D., Foggi B., Montanari C., Mariotti Lippi M.. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 159-159. (Intervento presentato al convegno 115° Congresso della Società Botanica Italiana tenutosi a on-line).

Un anno di monitoraggio aerobiologico nel centro storico di Firenze (Italia).

Ciani F.;Attolini D.;Foggi B.;Mariotti Lippi M.
2020

Abstract

Nel corso degli ultimi anni, numerosi studi si sono occupati delle variazioni stagionali della concentrazione di polline aerodiffuso, con particolare riferimento a quello ad elevato potenziale allergenico. Questi studi rivestono un’importanza fondamentale nelle aree urbane, dove vive più della metà della popolazione mondiale e dove le piante utilizzate a scopo ornamentale possono portare ad elevate concentrazioni polliniche. Le variazioni strettamente locali delle concentrazioni polliniche implicano inoltre che possa essere opportuno condurre il monitoraggio contemporaneamente in differenti siti all’interno di uno stesso contesto urbano. In questo lavoro vengono presentati i risultati delle analisi sul polline aerodiffuso registrato nel centro storico di Firenze (Italia), con particolare riferimento a quello delle piante maggiormente impiegate nel verde urbano. Il monitoraggio pollinico è stato effettuato utilizzando un campionatore volumetrico di tipo Hirst (BioUNIFI) posizionato sul tetto di un edificio di via del Proconsolo, in prossimità di Piazza del Duomo, ad una altezza di circa 20 m. I dati di questa stazione si riferiscono all’intervallo temporale gennaio 2019 – dicembre 2019. Le concentrazioni polliniche rilevate dal campionatore Bio-UNIFI sono state confrontate con i dati registrati nello stesso intervallo temporale dal campionatore volumetrico dell’Agenzia Regionale per la Protezione ambientale della Toscana (ARPAT), situato nella parte occidentale della città, a circa 4 km di distanza dal campionatore Bio-UNIFI, al fine di valutare eventuali variazioni spaziali del polline aerodiffuso su Firenze. Le registrazioni Bio-UNIFI hanno rilevato una netta prevalenza di granuli pollinici riferibili a piante arboree: tra queste, più della metà sono da ricondurre alla famiglia delle Cupressaceae ed al genere Quercus. Tra le piante utilizzate comunemente nell’alberatura stradale, il contributo più rilevante è dato da Platanus. Tra i granuli pollinici riferibili a piante erbacee, le concentrazioni più elevate sono riferibili a Poaceae e Urticaceae, che insieme ne costituiscono la maggioranza. Lo spettro pollinico registrato da ARPAT mostra una composizione simile a quella del campionatore BioUNIFI. Ci sono tuttavia alcune differenze quantitative (n. granuli/m3 ). Infatti la somma pollinica totale (i.e. la somma delle concentrazioni giornaliere durante l’intero anno) registrata dalla stazione ARPAT è più del doppio di quella registrata dal campionatore Bio-UNIFI. A questa differenza concorrono in maniera sostanziale le specie delle due famiglie di piante arboree maggiormente rappresentate negli spettri (Cupressaceae e Quercus). Ciò è ragionevolmente imputabile alla diversa collocazione dei campionatori: quello ARPAT situato in un’area periferica della città e quindi più esposto all’apporto pollinico extra-locale, quello Bio-UNIFI nel centro della città dove gli edifici causano probabilmente un effetto schermo ai granuli pollinici provenienti dal territorio extra-urbano. Per quanto riguarda i granuli pollinici riferibili a piante dell’arredo urbano, quali Platanus, Celtis e Tilia, la loro concentrazione risulta essere minore nei dati ARPAT rispetto a quella registrata dal campionatore Bio-UNIFI. Il campionatore ARPAT registra maggiori concentrazioni del polline delle piante erbacee, in particolare delle due famiglie maggiormente rappresentate (Poaceae ed Urticaceae). Il monitoraggio aerobiologico condotto contemporaneamente con due campionatori ha permesso di valutare le differenze di concentrazioni polliniche in due parti della città a modesta distanza l’una dall’altra, mettendo in evidenza come nella zona più periferica (ARPAT) si risenta maggiormente dell’apporto pollinico extralocale, mentre nel centro della città (Bio-UNIFI) risulti più rilevante il contributo delle piante dell’arredo urbano.
2020
115° Congresso della Società Botanica Italiana
115° Congresso della Società Botanica Italiana
on-line
Goal 3: Good health and well-being for people
Ciani F., Attolini D., Foggi B., Montanari C., Mariotti Lippi M.
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1216380
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