La storia della televisione pubblica in Italia è ricca di programmi didattici nati allo scopo di offrire un servizio culturale e formativo che affianca la scuola senza sostituirla. La chiusura di tutte le attività scolastiche in presenza, dovuta all’emergenza sanitaria da Covid 19, ha dato un forte impulso all’impiego delle tecnologie nella didattica, evidenziando però la presenza di un forte digital divide. La RAI, emittente televisiva pubblica italiana, si è da subito attivata con la messa in onda del programma La Banda dei FuoriClasse con l’intento di colmare il vuoto che la chiusura delle scuole aveva lasciato in molti bambini e adolescenti, integrando l’offerta educativa pubblica. Il contributo presenta i risultati di una ricerca promossa da RAI Gulp, Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Palermo, per il monitoraggio e la valutazione della qualità didattica e comunicativa del programma. È stata sviluppata una griglia di osservazione e sono state raccolte 105 schede per ogni episodio. I risultati indicano che “La banda dei fuoriclasse” è stato molto apprezzato dal gruppo di ascolto sia per gli aspetti tecnici ma soprattutto per quelli didattici che caratterizzano il programma, con una forte implicazione emotiva.
La scuola va in tv. Una ricerca sulla qualità di un programma didattico al tempo del Covid 19 / Maria Ranieri, Cristina Gaggioli, Arianna Cinotti, Silvia Ercoli. - In: MEDIA EDUCATION. - ISSN 2038-3002. - ELETTRONICO. - 11:(2020), pp. 1-20. [10.36253/me-9975]
La scuola va in tv. Una ricerca sulla qualità di un programma didattico al tempo del Covid 19
Maria Ranieri;Cristina Gaggioli;
2020
Abstract
La storia della televisione pubblica in Italia è ricca di programmi didattici nati allo scopo di offrire un servizio culturale e formativo che affianca la scuola senza sostituirla. La chiusura di tutte le attività scolastiche in presenza, dovuta all’emergenza sanitaria da Covid 19, ha dato un forte impulso all’impiego delle tecnologie nella didattica, evidenziando però la presenza di un forte digital divide. La RAI, emittente televisiva pubblica italiana, si è da subito attivata con la messa in onda del programma La Banda dei FuoriClasse con l’intento di colmare il vuoto che la chiusura delle scuole aveva lasciato in molti bambini e adolescenti, integrando l’offerta educativa pubblica. Il contributo presenta i risultati di una ricerca promossa da RAI Gulp, Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Palermo, per il monitoraggio e la valutazione della qualità didattica e comunicativa del programma. È stata sviluppata una griglia di osservazione e sono state raccolte 105 schede per ogni episodio. I risultati indicano che “La banda dei fuoriclasse” è stato molto apprezzato dal gruppo di ascolto sia per gli aspetti tecnici ma soprattutto per quelli didattici che caratterizzano il programma, con una forte implicazione emotiva.File | Dimensione | Formato | |
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