Il Volume raccoglie gli atti del secondo colloquio fiorentino di diritto amministrativo, svoltosi a Firenze il 13 maggio 2019. L’idea sottesa all’incontro è stata quella di verificare la tenuta delle definizioni di alcuni istituti processuali alla luce delle innovazioni introdotte dal Codice sul processo amministrativo (soprattutto per effetto della moltiplicazione delle azioni). In particolare, la domanda alla quale ciascuna relazione ha provato a rispondere è: le definizioni tradizionali - spesso monolitiche e unitarie – reggono in relazione alla pluralità di azioni che possono essere esperite innanzi al g.a.? Sembra, in effetti, che la resistenza di alcune concezioni tradizionali agli indicati mutamenti contrasti con i risultati prodotti dal CPA rispetto all’attuazione del principio di effettività e alla edificazione di un modello soggettivistico di tutela. È possibile, per converso, che l’analisi di alcuni istituti puntuali conduca a una riflessione sull’oggetto del processo amministrativo più lineare e libera da pregiudizi. *** The volume collects the acts of the second Florentine workshop on administrative law, held in Florence on 13 May 2019. The idea underlying the meeting was to verify the stability of the definitions of some procedural institutes in light of the innovations introduced by the Code of the administrative process (especially due to the multiplication of actions). In particular, the question to which each report has tried to answer is: do traditional definitions - often monolithic and unitary - hold up in relation to the plurality of actions that can be carried out before the administrative judge? In fact, it seems that the resistance of some traditional concepts to the indicated changes contrasts with the results produced by the CPA respect to the implementation of the principle of effectiveness and the construction of a subjectivistic model of protection. Conversely, it is possible that the analysis of some specific institutes leads to a reflection above the object of the administrative process which could be more linear and free from prejudice.
L’oggetto del giudizio amministrativo visto dal basso. Gli istituti processuali in evoluzione, Atti del secondo colloquio fiorentino di diritto amministrativo. Firenze, 13 maggio 2019, Giappichelli, Torino, 2020 (pp. I/XIV – 1/334) / cudia. - STAMPA. - (2020), pp. 1-334.
L’oggetto del giudizio amministrativo visto dal basso. Gli istituti processuali in evoluzione, Atti del secondo colloquio fiorentino di diritto amministrativo. Firenze, 13 maggio 2019, Giappichelli, Torino, 2020 (pp. I/XIV – 1/334).
cudia
2020
Abstract
Il Volume raccoglie gli atti del secondo colloquio fiorentino di diritto amministrativo, svoltosi a Firenze il 13 maggio 2019. L’idea sottesa all’incontro è stata quella di verificare la tenuta delle definizioni di alcuni istituti processuali alla luce delle innovazioni introdotte dal Codice sul processo amministrativo (soprattutto per effetto della moltiplicazione delle azioni). In particolare, la domanda alla quale ciascuna relazione ha provato a rispondere è: le definizioni tradizionali - spesso monolitiche e unitarie – reggono in relazione alla pluralità di azioni che possono essere esperite innanzi al g.a.? Sembra, in effetti, che la resistenza di alcune concezioni tradizionali agli indicati mutamenti contrasti con i risultati prodotti dal CPA rispetto all’attuazione del principio di effettività e alla edificazione di un modello soggettivistico di tutela. È possibile, per converso, che l’analisi di alcuni istituti puntuali conduca a una riflessione sull’oggetto del processo amministrativo più lineare e libera da pregiudizi. *** The volume collects the acts of the second Florentine workshop on administrative law, held in Florence on 13 May 2019. The idea underlying the meeting was to verify the stability of the definitions of some procedural institutes in light of the innovations introduced by the Code of the administrative process (especially due to the multiplication of actions). In particular, the question to which each report has tried to answer is: do traditional definitions - often monolithic and unitary - hold up in relation to the plurality of actions that can be carried out before the administrative judge? In fact, it seems that the resistance of some traditional concepts to the indicated changes contrasts with the results produced by the CPA respect to the implementation of the principle of effectiveness and the construction of a subjectivistic model of protection. Conversely, it is possible that the analysis of some specific institutes leads to a reflection above the object of the administrative process which could be more linear and free from prejudice.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.