L'articolo propone un'edizione critica e commentata dei manoscritti di Francesco Algarotti dedicati alla traduzione del "Bellum civile", dal "Satyricon" di Petronio. Gli autografi, tracce di un progetto giovanile conservato nella biblioteca comunale di Treviso, risultano essere documenti molto importanti: anticipano molti dei problemi e delle soluzioni teoriche che Algarotti affronterà nel corso della sua vita, aprendo nuove prospettive sull'interpretazione della sua esperienza critica e sul dibattito moderno sulla traduzione. The article proposes a critical and commented edition of Francesco Algarotti’s manuscripts, dedicated to the translation of the Bellum civile, from Satyricon by Petronius. The autographs, traces of a juvenile project preserved in the municipal library of Treviso, turn out to be very important documents: they anticipate many of the problems and of the theoretical solutions that Algarotti would face throughout his life, opening new perspectives on the interpretation of his critical experience and on the modern debate about translation.

Il "Bellum civile" di Petronio nella traduzione (perduta) di Francesco Algarotti / Martina Romanelli. - In: LEA. - ISSN 1824-484X. - ELETTRONICO. - 8/2019 (pubblicato nel 2020):(2019), pp. 209-279. [10.13128/lea-1824-484x-10987]

Il "Bellum civile" di Petronio nella traduzione (perduta) di Francesco Algarotti

Martina Romanelli
2019

Abstract

L'articolo propone un'edizione critica e commentata dei manoscritti di Francesco Algarotti dedicati alla traduzione del "Bellum civile", dal "Satyricon" di Petronio. Gli autografi, tracce di un progetto giovanile conservato nella biblioteca comunale di Treviso, risultano essere documenti molto importanti: anticipano molti dei problemi e delle soluzioni teoriche che Algarotti affronterà nel corso della sua vita, aprendo nuove prospettive sull'interpretazione della sua esperienza critica e sul dibattito moderno sulla traduzione. The article proposes a critical and commented edition of Francesco Algarotti’s manuscripts, dedicated to the translation of the Bellum civile, from Satyricon by Petronius. The autographs, traces of a juvenile project preserved in the municipal library of Treviso, turn out to be very important documents: they anticipate many of the problems and of the theoretical solutions that Algarotti would face throughout his life, opening new perspectives on the interpretation of his critical experience and on the modern debate about translation.
2019
LEA
8/2019 (pubblicato nel 2020)
209
279
Martina Romanelli
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