Questo è il tempo delle narrative e dello storytelling. Questo è il tempo del surfing e del multitasking. Nell’era dell’economia della complessità gli uomini cercano soluzioni semplici a problemi sempre più complessi e i processi decisori si trasformano grazie alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale (IA), fra robot e Machine Learning (ML), lavoro automatizzato e Internet of Things (IoT) (Hӧller et al., 2014; Ford, 2015; Kaplan, 2016; Russell e Norvig, 2016; Acemoglu e Restrepo, 2018) che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale (Schwab, 2016). In tale contesto si producono metriche e ranking a cui spesso si ricorre per giustificare oppure delegare le decisioni finali basate su indicatori quantitativi, invece che qualitativi, forse perché più facilmente accettati, in un periodo di scarse risorse, ma che sottendono ugualmente l’esercizio di un soft power, non sempre riconosciuto (Espeland e Sauder, 2007; Noor, 2014; Espeland, 2015; Domingos, 2016). Di contro si affermano, anche in economia, strumenti qualitativi e in particolare le narrative come metodo scientifico che un tempo erano di appannaggio principalmente delle scienze umanistiche, animando il dibattito algoritmi versus narrative. A partire dalla diatriba fra culturalismo e computazionalismo avviato da Bruner sulla cultura dell’educazione (1996), passando poi al tema dell’incertezza, the shadow of the future (Bernardi et al., 2019, p. 4), agli studi sulla fertilità e le narrative del futuro (Vignoli et al. 2020a; 2020b), fino all’analisi di economia comportamentale e alle crisi economiche, le narrative hanno trovato sempre più riscontro in letteratura.

L'ascesa della società algoritmica ed il ruolo strategico della cultura / luciana lazzeretti. - STAMPA. - (2021).

L'ascesa della società algoritmica ed il ruolo strategico della cultura

luciana lazzeretti
2021

Abstract

Questo è il tempo delle narrative e dello storytelling. Questo è il tempo del surfing e del multitasking. Nell’era dell’economia della complessità gli uomini cercano soluzioni semplici a problemi sempre più complessi e i processi decisori si trasformano grazie alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale (IA), fra robot e Machine Learning (ML), lavoro automatizzato e Internet of Things (IoT) (Hӧller et al., 2014; Ford, 2015; Kaplan, 2016; Russell e Norvig, 2016; Acemoglu e Restrepo, 2018) che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale (Schwab, 2016). In tale contesto si producono metriche e ranking a cui spesso si ricorre per giustificare oppure delegare le decisioni finali basate su indicatori quantitativi, invece che qualitativi, forse perché più facilmente accettati, in un periodo di scarse risorse, ma che sottendono ugualmente l’esercizio di un soft power, non sempre riconosciuto (Espeland e Sauder, 2007; Noor, 2014; Espeland, 2015; Domingos, 2016). Di contro si affermano, anche in economia, strumenti qualitativi e in particolare le narrative come metodo scientifico che un tempo erano di appannaggio principalmente delle scienze umanistiche, animando il dibattito algoritmi versus narrative. A partire dalla diatriba fra culturalismo e computazionalismo avviato da Bruner sulla cultura dell’educazione (1996), passando poi al tema dell’incertezza, the shadow of the future (Bernardi et al., 2019, p. 4), agli studi sulla fertilità e le narrative del futuro (Vignoli et al. 2020a; 2020b), fino all’analisi di economia comportamentale e alle crisi economiche, le narrative hanno trovato sempre più riscontro in letteratura.
2021
9788835117414
luciana lazzeretti
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