Questo testo è la densa postfazione scritta dalla curatrice, Nadia Breda, in occasione della traduzione italiana del masterpiece di Philippe Descola, "Par-delà nature et culture", testo diventato un classico di riferimento globale per l'antropologia contemporanea e per la svolta ontologia in antropologia. La postfazione illustra i motivi rilevanti di questa opera di Philippe Descola, la sua collocazione nel campo antropologico, i punti di innovazione e alcuni punti critici per i quali la curatrice propone una lettura dirimente basata sulla preminenza dell'ontologia analogista che si può trovare alla base delle antropologie sia di Descola che di Ingold. La postfazione presenta la bibliografia significativa e i saggi critici sull'opera descoliana e propone una innovativa interpretazione delle ontologie descoliane, basata su rinnovati studi della scienza goethiana a cui l'autore stesso ha mostrato e dichiarato di ispirarsi. L'approccio etnografico è messo in rilievo e la postfazione mostra anche come esso abbia ispirato le ricerche di antropologia della natura della curatrice stessa, che alle opere di Descola si era rivolta già negli anni '90 in occasione degli studi di Tesi e di Dottorato, seguendo il passaggio descoliano dalle prime classificazioni dell'antropologia della natura a una compiuta svolta ontologica.
Una scienza degli esseri e delle relazioni. Dentro la costruzione di "Oltre natura e cultura" / Breda Nadia. - STAMPA. - (2021), pp. 513-543.
Una scienza degli esseri e delle relazioni. Dentro la costruzione di "Oltre natura e cultura"
Breda Nadia
2021
Abstract
Questo testo è la densa postfazione scritta dalla curatrice, Nadia Breda, in occasione della traduzione italiana del masterpiece di Philippe Descola, "Par-delà nature et culture", testo diventato un classico di riferimento globale per l'antropologia contemporanea e per la svolta ontologia in antropologia. La postfazione illustra i motivi rilevanti di questa opera di Philippe Descola, la sua collocazione nel campo antropologico, i punti di innovazione e alcuni punti critici per i quali la curatrice propone una lettura dirimente basata sulla preminenza dell'ontologia analogista che si può trovare alla base delle antropologie sia di Descola che di Ingold. La postfazione presenta la bibliografia significativa e i saggi critici sull'opera descoliana e propone una innovativa interpretazione delle ontologie descoliane, basata su rinnovati studi della scienza goethiana a cui l'autore stesso ha mostrato e dichiarato di ispirarsi. L'approccio etnografico è messo in rilievo e la postfazione mostra anche come esso abbia ispirato le ricerche di antropologia della natura della curatrice stessa, che alle opere di Descola si era rivolta già negli anni '90 in occasione degli studi di Tesi e di Dottorato, seguendo il passaggio descoliano dalle prime classificazioni dell'antropologia della natura a una compiuta svolta ontologica.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.