La ricerca è dedicata alla ricostruzione delle fasi di sviluppo, conservazione e dispersione della biblioteca del monastero fiorentino di Santa Maria Assunta, meglio noto come Badia Fiorentina, realizzata attraverso l’analisi della bibliografia e delle fonti documentarie, registri, inventari ed elenchi prodotti dai monaci tra il XV ed il XVIII secolo, ma anche allo studio dei codici stessi, come vive testimonianze della storia del monastero. L’osservazione dei manoscritti ha offerto ulteriori possibilità di approfondimento intorno a nuclei di codici accomunati dalla stessa provenienza: è stato analizzato il contenuto del lascito di Antonio Corbinelli (per la parte latina della sua biblioteca), i manoscritti provenienti dal convento di Santa Maria del Santo Sepolcro ed infine un corposo nucleo di manoscritti quattrocenteschi miniati, probabilmente realizzati su incarico del monastero. Gran parte dei codici latini della Badia Fiorentina si trovano nel fondo Conventi Soppressi della Biblioteca Medicea Laurenziana e nei fondi Conventi Soppressi e Conventi Soppressi da ordinare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ma alcuni manoscritti appartenuti all’istituzione fiorentina sono riemersi anche a Parigi, Oxford, Berlino e altre biblioteche europee. Nel complesso l’indagine condotta sul patrimonio librario del monastero ha condotto alla realizzazione di un catalogo descrittivo di 210 codici databili tra l’XI ed il XVI secolo, a cui si accompagna un indice di 86 schede relative a manoscritti moderni (realizzati tra la seconda metà del XVI ed il XIX secolo).
La biblioteca della Badia Fiorentina. Ricostruzione della raccolta libraria e catalogo dei codici latini / Sofia Orsino. - (2021).
La biblioteca della Badia Fiorentina. Ricostruzione della raccolta libraria e catalogo dei codici latini
Sofia Orsino
2021
Abstract
La ricerca è dedicata alla ricostruzione delle fasi di sviluppo, conservazione e dispersione della biblioteca del monastero fiorentino di Santa Maria Assunta, meglio noto come Badia Fiorentina, realizzata attraverso l’analisi della bibliografia e delle fonti documentarie, registri, inventari ed elenchi prodotti dai monaci tra il XV ed il XVIII secolo, ma anche allo studio dei codici stessi, come vive testimonianze della storia del monastero. L’osservazione dei manoscritti ha offerto ulteriori possibilità di approfondimento intorno a nuclei di codici accomunati dalla stessa provenienza: è stato analizzato il contenuto del lascito di Antonio Corbinelli (per la parte latina della sua biblioteca), i manoscritti provenienti dal convento di Santa Maria del Santo Sepolcro ed infine un corposo nucleo di manoscritti quattrocenteschi miniati, probabilmente realizzati su incarico del monastero. Gran parte dei codici latini della Badia Fiorentina si trovano nel fondo Conventi Soppressi della Biblioteca Medicea Laurenziana e nei fondi Conventi Soppressi e Conventi Soppressi da ordinare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ma alcuni manoscritti appartenuti all’istituzione fiorentina sono riemersi anche a Parigi, Oxford, Berlino e altre biblioteche europee. Nel complesso l’indagine condotta sul patrimonio librario del monastero ha condotto alla realizzazione di un catalogo descrittivo di 210 codici databili tra l’XI ed il XVI secolo, a cui si accompagna un indice di 86 schede relative a manoscritti moderni (realizzati tra la seconda metà del XVI ed il XIX secolo).File | Dimensione | Formato | |
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