Il saggio riconsidera innanzitutto il concetto di cadenza di Zarlino, confrontandolo con il pensiero di Nicola Vicentino sullo stesso argomento. Al di là delle differenze radicali, ciò che le due concezioni hanno in comune è la consapevolezza del ruolo eminentemente sintattico delle cadenze. Nel caso di Zarlino, questa consapevolezza si manifesta nel confronto tra le cadenze musicali e la punteggiatura del discorso verbale, che ha un precedente nella teoria musicale di Giovanni Del Lago da un lato, e nel sistema di punteggiatura ideato da Bembo e Manuzio dall'altro. Su questa base, il saggio propone l'uso dei segni di punteggiatura come metodo analitico per il madrigale cinquecentesco e lo applica al confronto tra le rispettive intonazioni di "I' vo piangendo" di Petrarca da parte di Zarlino e Andrea Gabrieli. Infine, il saggio afferma la legittimità dell'approccio ermeneutico alle cadenze, considerate nel loro rapporto con i modi da un lato e con il testo poetico dall'altro, anche se nella teoria dell'epoca sono disponibili pochissimi riferimenti sull'argomento. The essay firstly reconsiders Zarlino’s concept of cadence, comparing it with Nicola Vicentino’s thoughts on the same subject. Beyond the radical differences, what the two conceptions have in common is an awareness of the eminently syntactic role of cadences. In Zarlino’s case, this awareness is manifested in the comparison between musical cadences and the punctuation of verbal discourse, which has a precedent in Giovanni Del Lago’s musical theory on the one hand, and in the punctuation system devised by Bembo and Manuzio on the other. On this basis, the essay proposes the use of punctuation marks as an analytical method for the sixteenth-century madrigal and applies it to the comparison between the respective settings of Petrarch’s "I’ vo piangendo" by Zarlino and Andrea Gabrieli. Finally, the essay asserts the legitimacy of the hermeneutic approach to cadences, considered in their relation to modes on the one hand and to the poetic text on the other, even though very few references in the theory of the time are available on the subject.
Condotte cadenzali nei madrigali di Zarlino: il caso di "I' vo piangendo" / Mangani, Marco. - In: MUSICALIA. - ISSN 1824-6206. - STAMPA. - (2021), pp. 63-96.
Condotte cadenzali nei madrigali di Zarlino: il caso di "I' vo piangendo"
Mangani, Marco
2021
Abstract
Il saggio riconsidera innanzitutto il concetto di cadenza di Zarlino, confrontandolo con il pensiero di Nicola Vicentino sullo stesso argomento. Al di là delle differenze radicali, ciò che le due concezioni hanno in comune è la consapevolezza del ruolo eminentemente sintattico delle cadenze. Nel caso di Zarlino, questa consapevolezza si manifesta nel confronto tra le cadenze musicali e la punteggiatura del discorso verbale, che ha un precedente nella teoria musicale di Giovanni Del Lago da un lato, e nel sistema di punteggiatura ideato da Bembo e Manuzio dall'altro. Su questa base, il saggio propone l'uso dei segni di punteggiatura come metodo analitico per il madrigale cinquecentesco e lo applica al confronto tra le rispettive intonazioni di "I' vo piangendo" di Petrarca da parte di Zarlino e Andrea Gabrieli. Infine, il saggio afferma la legittimità dell'approccio ermeneutico alle cadenze, considerate nel loro rapporto con i modi da un lato e con il testo poetico dall'altro, anche se nella teoria dell'epoca sono disponibili pochissimi riferimenti sull'argomento. The essay firstly reconsiders Zarlino’s concept of cadence, comparing it with Nicola Vicentino’s thoughts on the same subject. Beyond the radical differences, what the two conceptions have in common is an awareness of the eminently syntactic role of cadences. In Zarlino’s case, this awareness is manifested in the comparison between musical cadences and the punctuation of verbal discourse, which has a precedent in Giovanni Del Lago’s musical theory on the one hand, and in the punctuation system devised by Bembo and Manuzio on the other. On this basis, the essay proposes the use of punctuation marks as an analytical method for the sixteenth-century madrigal and applies it to the comparison between the respective settings of Petrarch’s "I’ vo piangendo" by Zarlino and Andrea Gabrieli. Finally, the essay asserts the legitimacy of the hermeneutic approach to cadences, considered in their relation to modes on the one hand and to the poetic text on the other, even though very few references in the theory of the time are available on the subject.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.