La presente tesi esamina le proprietà sintattiche e semantiche di aber, connettivo della lingua tedesca che, su entrambi i piani di analisi, non viene classificato in modo omogeneo dalle descrizioni grammaticali esistenti: dal punto di vista sintattico viene talvolta categorizzato come congiunzione (Eisenberg 1999; Duden 2016; Akademie 1981), talvolta come avverbio (Hentschel/Weydt 1990; Handbuch der deutschen Konnektoren 2003); dal punto di vista semantico talvolta come avversativo (cfr. Weinrich 1993; Duden 2016), talvolta come concessivo (cfr. Handbuch der deutschen Konnektoren 2014). La classificazione più frequente è come congiunzione avversativa: nel lavoro tale categorizzazione viene messa in discussione e vagliata per mezzo sia di un’ampia discussione dello stato dell’arte sia di un’analisi empirica quantitativa e qualitativa condotta su un corpus campione di testi letterari narrativi. Nella prima parte dell’indagine si prendono in considerazione da un lato le descrizioni di aber contenute all’interno di nove grammatiche scelte (Duden Grammatik, Dudenredaktion, 1935-2016; Grundzüge einer deutschen Grammatik, a cura di collettivo di autori della Akademie der Wissenschaft della DDR, 1981-1984; Grundriss der deutschen Grammatik di Peter Eisenberg, 1986-2013; Deutsche Grammatik di Ulrich Engel, 1988-2004; Einführung in die Grammatik der deutschen Gegenwartssprache di Sommerfeldt/Starke, 1988-1998; Grammatik der deutschen Sprache di Götze/Hans-Lüttich, 1989-2006; Handbuch der deutschen Grammatik di Hentschel/Weydt, 1990-2013; Textgrammatik der deutschen Sprache di Harald Weinrich, 1993-2007; Grammatik der deutschen Sprache a cura dello Institut für Deutsche Sprache IDS, 1997), dall’altro i principali studi dedicati al connettivo (per esempio: Lakoff 1971; Lang 1977; Rudolph 1996; Handbuch der deutschen Konnektoren 2003, 2014; Lohnstein 2004; Blühdorn/Golubeva 2007; Rezat 2007). In gran parte della letteratura esistente aber viene classificato principalmente come congiunzione avversativa, anche se alcuni studi presenti nello stato dell’arte propongono una classificazione concessiva (Handbuch der deutschen Konnektoren 2003, 2014; Blühdorn/Golubeva 2007; Rezat 2007; Rudolph 1996). Chiude questa prima parte una discussione riassuntiva e critica dei dati rilevati nelle descrizioni grammaticali, avente per scopo l’elaborazione di un modello di analisi sintattica e semantica utile all’indagine del corpus. Nella seconda parte dalla rassegna grammaticale e dallo stato dell’arte si estrapolano i criteri di analisi semantica e sintattica da applicare a un corpus di sei romanzi di lingua tedesca (Die Blechtrommel di Günter Grass, 1959; Deutschstunde di Siegfried Lenz, 1968; Malina di Ingeborg Bachmann, 1971; Die verlorene Ehre der Katharina Blum oder: Wie Gewalt entstehen und wohin sie führen kann di Heinrich Böll, 1974; Der Untergeher di Thomas Bernhard, 1983; Die letzte Welt di Christoph Ransmayr, 1988). Dall’analisi emerge che da un punto di vista sintattico aber si comporta come un connettivo avverbiale: benché la sua posizione prediletta sia la Nullstelle, aber occupa anche altre posizioni (come, per esempio, la Nacherstposition e il Mittelfeld) che non sono tipiche delle congiunzioni. Da un punto di vista semantico, invece, l’analisi mostra che la classificazione più adeguata non è la avversativa, bensì la concessiva, come anche suggerito dagli studi più recenti discussi nello stato dell’arte. Il lavoro mette inoltre in evidenza che le grammatiche non condividono una definizione chiara e univoca di avversatività, spesso definita genericamente come contrasto tra due elementi; una definizione valida e convincente di avversatività è proposta da Lohnstein (2004) che, invece di parlare genericamente di un contrasto tra due elementi (es. Paul ist intelligent, aber faul – Paolo è intelligente, ma pigro), propone la definizione di contrasto tra due coppie di opposti (Ax-By) sussumibili sotto un unico common integrator, aventi un’invariabile in comune e caratterizzate da una mancanza di dipendenza epistemica. Per esempio, nei seguenti nessi frasali – Paul (A) ißt Fisch (x), Peter (B) ißt Fleisch (y) – Paolo (A) mangia pesce (x), Pietro (B) mangia carne (y) – Paul/Paolo e Peter/Pietro sono sussumibili sotto il concetto “persone”, Fisch/pesce e Fleisch/carne sotto il concetto di “pietanze”; l’invariante è il verbo essen/mangiare; il fatto che A mangi pesce non influisce sul fatto che B mangi carne, né viceversa. Prendendo come riferimento questa definizione di avversatività, nel corpus non è stata trovata alcuna occorrenza che rispettasse tale struttura: un unico esempio che in apparenza sembra rispettare i criteri della definizione mette piuttosto in luce che il connettivo aber segnala un diverso tipo di relazione, parafrasabile con altri connettivi concessivi, non però con altri connettivi avversativi che darebbero luogo a un altro significato. Un’ulteriore prova a sostegno di questa tesi è il fatto che anche nelle grammatiche in cui si fa uso esclusivamente di esempi tratti da testi autentici (cfr. la grammatica dello IDS), nel momento in cui si adduce un esempio del tipo avversativo discusso prima, gli autori ricorrono a frasi inventate. Da ciò si può giungere alla seguente conclusione: nonostante gli esempi del tipo “Paul ißt Fisch, aber Peter ißt Fleisch” non siano errati, essi non rispecchiano pienamente l’utilizzo del connettivo in contesti autentici. Il lavoro offre spunti per l’arricchimento della descrizione grammaticale della lingua tedesca, applicabili anche all’ottica contrastiva e alla didattica di DaF.
Proprietà sintattiche e semantiche del connettivo aber. Stato dell'arte e analisi empirica di un corpus letterario-narrativo / Giovanni Palilla. - (2021).
Proprietà sintattiche e semantiche del connettivo aber. Stato dell'arte e analisi empirica di un corpus letterario-narrativo
Giovanni Palilla
2021
Abstract
La presente tesi esamina le proprietà sintattiche e semantiche di aber, connettivo della lingua tedesca che, su entrambi i piani di analisi, non viene classificato in modo omogeneo dalle descrizioni grammaticali esistenti: dal punto di vista sintattico viene talvolta categorizzato come congiunzione (Eisenberg 1999; Duden 2016; Akademie 1981), talvolta come avverbio (Hentschel/Weydt 1990; Handbuch der deutschen Konnektoren 2003); dal punto di vista semantico talvolta come avversativo (cfr. Weinrich 1993; Duden 2016), talvolta come concessivo (cfr. Handbuch der deutschen Konnektoren 2014). La classificazione più frequente è come congiunzione avversativa: nel lavoro tale categorizzazione viene messa in discussione e vagliata per mezzo sia di un’ampia discussione dello stato dell’arte sia di un’analisi empirica quantitativa e qualitativa condotta su un corpus campione di testi letterari narrativi. Nella prima parte dell’indagine si prendono in considerazione da un lato le descrizioni di aber contenute all’interno di nove grammatiche scelte (Duden Grammatik, Dudenredaktion, 1935-2016; Grundzüge einer deutschen Grammatik, a cura di collettivo di autori della Akademie der Wissenschaft della DDR, 1981-1984; Grundriss der deutschen Grammatik di Peter Eisenberg, 1986-2013; Deutsche Grammatik di Ulrich Engel, 1988-2004; Einführung in die Grammatik der deutschen Gegenwartssprache di Sommerfeldt/Starke, 1988-1998; Grammatik der deutschen Sprache di Götze/Hans-Lüttich, 1989-2006; Handbuch der deutschen Grammatik di Hentschel/Weydt, 1990-2013; Textgrammatik der deutschen Sprache di Harald Weinrich, 1993-2007; Grammatik der deutschen Sprache a cura dello Institut für Deutsche Sprache IDS, 1997), dall’altro i principali studi dedicati al connettivo (per esempio: Lakoff 1971; Lang 1977; Rudolph 1996; Handbuch der deutschen Konnektoren 2003, 2014; Lohnstein 2004; Blühdorn/Golubeva 2007; Rezat 2007). In gran parte della letteratura esistente aber viene classificato principalmente come congiunzione avversativa, anche se alcuni studi presenti nello stato dell’arte propongono una classificazione concessiva (Handbuch der deutschen Konnektoren 2003, 2014; Blühdorn/Golubeva 2007; Rezat 2007; Rudolph 1996). Chiude questa prima parte una discussione riassuntiva e critica dei dati rilevati nelle descrizioni grammaticali, avente per scopo l’elaborazione di un modello di analisi sintattica e semantica utile all’indagine del corpus. Nella seconda parte dalla rassegna grammaticale e dallo stato dell’arte si estrapolano i criteri di analisi semantica e sintattica da applicare a un corpus di sei romanzi di lingua tedesca (Die Blechtrommel di Günter Grass, 1959; Deutschstunde di Siegfried Lenz, 1968; Malina di Ingeborg Bachmann, 1971; Die verlorene Ehre der Katharina Blum oder: Wie Gewalt entstehen und wohin sie führen kann di Heinrich Böll, 1974; Der Untergeher di Thomas Bernhard, 1983; Die letzte Welt di Christoph Ransmayr, 1988). Dall’analisi emerge che da un punto di vista sintattico aber si comporta come un connettivo avverbiale: benché la sua posizione prediletta sia la Nullstelle, aber occupa anche altre posizioni (come, per esempio, la Nacherstposition e il Mittelfeld) che non sono tipiche delle congiunzioni. Da un punto di vista semantico, invece, l’analisi mostra che la classificazione più adeguata non è la avversativa, bensì la concessiva, come anche suggerito dagli studi più recenti discussi nello stato dell’arte. Il lavoro mette inoltre in evidenza che le grammatiche non condividono una definizione chiara e univoca di avversatività, spesso definita genericamente come contrasto tra due elementi; una definizione valida e convincente di avversatività è proposta da Lohnstein (2004) che, invece di parlare genericamente di un contrasto tra due elementi (es. Paul ist intelligent, aber faul – Paolo è intelligente, ma pigro), propone la definizione di contrasto tra due coppie di opposti (Ax-By) sussumibili sotto un unico common integrator, aventi un’invariabile in comune e caratterizzate da una mancanza di dipendenza epistemica. Per esempio, nei seguenti nessi frasali – Paul (A) ißt Fisch (x), Peter (B) ißt Fleisch (y) – Paolo (A) mangia pesce (x), Pietro (B) mangia carne (y) – Paul/Paolo e Peter/Pietro sono sussumibili sotto il concetto “persone”, Fisch/pesce e Fleisch/carne sotto il concetto di “pietanze”; l’invariante è il verbo essen/mangiare; il fatto che A mangi pesce non influisce sul fatto che B mangi carne, né viceversa. Prendendo come riferimento questa definizione di avversatività, nel corpus non è stata trovata alcuna occorrenza che rispettasse tale struttura: un unico esempio che in apparenza sembra rispettare i criteri della definizione mette piuttosto in luce che il connettivo aber segnala un diverso tipo di relazione, parafrasabile con altri connettivi concessivi, non però con altri connettivi avversativi che darebbero luogo a un altro significato. Un’ulteriore prova a sostegno di questa tesi è il fatto che anche nelle grammatiche in cui si fa uso esclusivamente di esempi tratti da testi autentici (cfr. la grammatica dello IDS), nel momento in cui si adduce un esempio del tipo avversativo discusso prima, gli autori ricorrono a frasi inventate. Da ciò si può giungere alla seguente conclusione: nonostante gli esempi del tipo “Paul ißt Fisch, aber Peter ißt Fleisch” non siano errati, essi non rispecchiano pienamente l’utilizzo del connettivo in contesti autentici. Il lavoro offre spunti per l’arricchimento della descrizione grammaticale della lingua tedesca, applicabili anche all’ottica contrastiva e alla didattica di DaF.File | Dimensione | Formato | |
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