Il contributo è un commento alla pronuncia della Corte EDU del 20 gennaio 2022 (D.M. ET N. c. ITALIE, Requête n° 60083/19) mediante la quale l'Italia è stata condannata nuovamente per aver dichiarato lo stato di adattabilità di un minore in palese violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare di cui all’art. 8 della CEDU. Guardando alla giurisprudenza interna sull'apprezzamento dei presupposti per la dichiarazione dello stato di adattabilità, vengono svolte alcune considerazioni sul fenomeno della vittimizzazione secondaria delle madri private della responsabilità genitoriale dopo aver subito abusi e violenze domestiche.
La Corte di Strasburgo ha condannato nuovamente l'Italia per un caso di ingiustificata dichiarazione dello stato di adottabilità di un minore / M. Picchi. - In: FAMILIA. - ISSN 2531-6796. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 1-8.
La Corte di Strasburgo ha condannato nuovamente l'Italia per un caso di ingiustificata dichiarazione dello stato di adottabilità di un minore
M. Picchi
2022
Abstract
Il contributo è un commento alla pronuncia della Corte EDU del 20 gennaio 2022 (D.M. ET N. c. ITALIE, Requête n° 60083/19) mediante la quale l'Italia è stata condannata nuovamente per aver dichiarato lo stato di adattabilità di un minore in palese violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare di cui all’art. 8 della CEDU. Guardando alla giurisprudenza interna sull'apprezzamento dei presupposti per la dichiarazione dello stato di adattabilità, vengono svolte alcune considerazioni sul fenomeno della vittimizzazione secondaria delle madri private della responsabilità genitoriale dopo aver subito abusi e violenze domestiche.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Picchi - 17 marzo 2022.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione finale referata (Postprint, Accepted manuscript)
Licenza:
Open Access
Dimensione
493.38 kB
Formato
Adobe PDF
|
493.38 kB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.