Se il 2019 sarà ricordato per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, altre importanti ricorrenze hanno scandito l’anno da poco concluso. Tra queste l’avvio del progetto Mantova: città di Giulio Romano (1° settembre 2019-30 giugno 2020), pensato a distanza di trent’anni dalla grande monografica curata da Ernst H. Gombrich e dal convegno Giulio Romano e l’espansione europea del Rinascimento, i cui atti furono editi nel 1991. Al 1989 è legato anche il restauro di Palazzo Te, nonché l’istituzione dell’omonimo Centro internazionale. Il trentennale ha dunque rappresentato un’ottima occasione sia per ripensare gli studi su un artista versatile come Giulio Pippi de’ Jannuzzi detto Giulio Romano, sia per promuovere una più diretta conoscenza delle sue opere, a cominciare proprio da quel capolavoro che è Palazzo Te, costruito e affrescato tra il 1525 e il 1535 come luogo destinato all’“onesto ozio” del committente Federico II Gonzaga.

Alla riscoperta di Giulio Romano / Vallieri Lorena. - In: WWW.DRAMMATURGIA.IT. - ISSN 1724-0336. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 0-0.

Alla riscoperta di Giulio Romano

Vallieri Lorena
2020

Abstract

Se il 2019 sarà ricordato per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, altre importanti ricorrenze hanno scandito l’anno da poco concluso. Tra queste l’avvio del progetto Mantova: città di Giulio Romano (1° settembre 2019-30 giugno 2020), pensato a distanza di trent’anni dalla grande monografica curata da Ernst H. Gombrich e dal convegno Giulio Romano e l’espansione europea del Rinascimento, i cui atti furono editi nel 1991. Al 1989 è legato anche il restauro di Palazzo Te, nonché l’istituzione dell’omonimo Centro internazionale. Il trentennale ha dunque rappresentato un’ottima occasione sia per ripensare gli studi su un artista versatile come Giulio Pippi de’ Jannuzzi detto Giulio Romano, sia per promuovere una più diretta conoscenza delle sue opere, a cominciare proprio da quel capolavoro che è Palazzo Te, costruito e affrescato tra il 1525 e il 1535 come luogo destinato all’“onesto ozio” del committente Federico II Gonzaga.
2020
Vallieri Lorena
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