La ricerca consiste nell’analizzare in chiave storico-pedagogica l’emigrazione e il lavoro minorile in un’ottica interdisciplinare: da un lato attraverso un’angolazione storico-sociale e dall’altro, attraverso le autobiografie e la narrativa per l’infanzia su questo tema. Per poter meglio tratteggiare l’intrecciarsi di due fenomeni che hanno contribuito a delineare non solamente la storia, ma le vite di centinaia di migliaia di persone che quel fenomeno lo hanno vissuto, si è utilizzato un approccio mixed method basato sull’analisi del contenuto come inchiesta che, accanto ad informazioni quantitative provenienti dalla documentazione più strettamente connessa ad una histoire événementielle (inestimabili, a tal proposito, sono i rilevamenti effettuati dal Bollettino dell’Emigrazione pubblicato dal 1901 al 1927, a cura del Commissariato generale dell’emigrazione), cerca di affiancare quei dati qualitativi che emergono dal patrimonio letterario e diaristico di coloro che hanno vissuto quegli eventi in prima persona. L’obiettivo principale della ricerca è quello di indagare l’immagine del fanciullo migrante che emerge dalla ‘realtà’ storica (documenti ufficiali, inchieste, indagini) confrontandola con quella della narrativa dedicata (Letteratura per l’infanzia, autobiografie, biografie) mettendo in risalto analogie e discrepanze. L’utilizzo delle biografie e autobiografie, nello specifico, si è dimostrato utile per far emergere la figura del fanciullo migrante-lavoratore nella propria interezza. A questa ricerca, è stata affiancata una parte dedicata allo studio della raffigurazione che questi bambini e bambine hanno avuto in letteratura, ed in particolare nella letteratura per l’infanzia. Questa digressione va ad integrare quel ritratto storico già solidamente strutturato e stratificato, andando a fornire ulteriori elementi che lasciano trasparire come, seppur in maniera talvolta esacerbata e distorta in stereotipie, questi ritratti di fanciulli siano andati ad influenzare l’immaginario collettivo e la cultura di massa, fornendo un punto di vista alternativo e un ulteriore aspetto del periodo storico indagato. Nell’ultima parte del lavoro si è ritenuto opportuno dare spazio e voce alla figura della fanciulla migrante e a quelle donne e bambine che la letteratura, ma anche le documentazioni ufficiali hanno lasciato nell’ombra; vite spesso destinate altrimenti a rimanere note a margine delle pagine della storia. The research consists of a historical-pedagogical analysis of emigration and child labour from an interdisciplinary perspective: on the one hand, through a historical-social angle and, on the other, through autobiographies and children's fiction on this subject. To better outline the intertwining of two phenomena that have contributed to delineate not only the history, but the lives of hundreds of thousands of people who have experienced that phenomenon, we used a mixed method approach based on the analysis of the content as an investigation that, alongside quantitative information from the documentation more closely related to a histoire événementielle (invaluable, in this regard, are the surveys carried out by the Bollettino dell'Emigrazione published from 1901 to 1927, by the Commissariato Generale dell'Emigrazione), it tries to place side by side those qualitative data that emerge from the literary and diaristic heritage of those who experienced those events in first person. The main objective of the research is to investigate the image of the migrant child that emerges from the historical 'reality' (official documents, inquiries, investigations), comparing it with that of the dedicated narrative (literature for children, autobiographies, biographies) highlighting similarities and discrepancies. The use of biographies and autobiographies, in particular, proved helpful in bringing out the figure of the child migrant-worker in its entirety. This research was accompanied by a part dedicated to the study of the portrayal of these children in literature, and in particular in children's literature. This digression integrates the already solidly structured and stratified historical portrait, providing further elements that reveal how, even if sometimes exacerbated and distorted into stereotypes, these portraits of children have influenced the collective imagination and mass culture, providing an alternative point of view and a further aspect of the historical period investigated. In the last part of the work, it was considered appropriate to give space and voice to the figure of the migrant girl and those women and girls that literature, but also official documentation, have left in the shadows; lives often otherwise destined to remain known in the margins of the pages of history.

Lavoro minorile ed emigrazione tra storie di vita narrata e storie di vita vissuta dall'Unità d'Italia alla Grande Guerra / Michela Baldini. - (2022).

Lavoro minorile ed emigrazione tra storie di vita narrata e storie di vita vissuta dall'Unità d'Italia alla Grande Guerra

Michela Baldini
2022

Abstract

La ricerca consiste nell’analizzare in chiave storico-pedagogica l’emigrazione e il lavoro minorile in un’ottica interdisciplinare: da un lato attraverso un’angolazione storico-sociale e dall’altro, attraverso le autobiografie e la narrativa per l’infanzia su questo tema. Per poter meglio tratteggiare l’intrecciarsi di due fenomeni che hanno contribuito a delineare non solamente la storia, ma le vite di centinaia di migliaia di persone che quel fenomeno lo hanno vissuto, si è utilizzato un approccio mixed method basato sull’analisi del contenuto come inchiesta che, accanto ad informazioni quantitative provenienti dalla documentazione più strettamente connessa ad una histoire événementielle (inestimabili, a tal proposito, sono i rilevamenti effettuati dal Bollettino dell’Emigrazione pubblicato dal 1901 al 1927, a cura del Commissariato generale dell’emigrazione), cerca di affiancare quei dati qualitativi che emergono dal patrimonio letterario e diaristico di coloro che hanno vissuto quegli eventi in prima persona. L’obiettivo principale della ricerca è quello di indagare l’immagine del fanciullo migrante che emerge dalla ‘realtà’ storica (documenti ufficiali, inchieste, indagini) confrontandola con quella della narrativa dedicata (Letteratura per l’infanzia, autobiografie, biografie) mettendo in risalto analogie e discrepanze. L’utilizzo delle biografie e autobiografie, nello specifico, si è dimostrato utile per far emergere la figura del fanciullo migrante-lavoratore nella propria interezza. A questa ricerca, è stata affiancata una parte dedicata allo studio della raffigurazione che questi bambini e bambine hanno avuto in letteratura, ed in particolare nella letteratura per l’infanzia. Questa digressione va ad integrare quel ritratto storico già solidamente strutturato e stratificato, andando a fornire ulteriori elementi che lasciano trasparire come, seppur in maniera talvolta esacerbata e distorta in stereotipie, questi ritratti di fanciulli siano andati ad influenzare l’immaginario collettivo e la cultura di massa, fornendo un punto di vista alternativo e un ulteriore aspetto del periodo storico indagato. Nell’ultima parte del lavoro si è ritenuto opportuno dare spazio e voce alla figura della fanciulla migrante e a quelle donne e bambine che la letteratura, ma anche le documentazioni ufficiali hanno lasciato nell’ombra; vite spesso destinate altrimenti a rimanere note a margine delle pagine della storia. The research consists of a historical-pedagogical analysis of emigration and child labour from an interdisciplinary perspective: on the one hand, through a historical-social angle and, on the other, through autobiographies and children's fiction on this subject. To better outline the intertwining of two phenomena that have contributed to delineate not only the history, but the lives of hundreds of thousands of people who have experienced that phenomenon, we used a mixed method approach based on the analysis of the content as an investigation that, alongside quantitative information from the documentation more closely related to a histoire événementielle (invaluable, in this regard, are the surveys carried out by the Bollettino dell'Emigrazione published from 1901 to 1927, by the Commissariato Generale dell'Emigrazione), it tries to place side by side those qualitative data that emerge from the literary and diaristic heritage of those who experienced those events in first person. The main objective of the research is to investigate the image of the migrant child that emerges from the historical 'reality' (official documents, inquiries, investigations), comparing it with that of the dedicated narrative (literature for children, autobiographies, biographies) highlighting similarities and discrepancies. The use of biographies and autobiographies, in particular, proved helpful in bringing out the figure of the child migrant-worker in its entirety. This research was accompanied by a part dedicated to the study of the portrayal of these children in literature, and in particular in children's literature. This digression integrates the already solidly structured and stratified historical portrait, providing further elements that reveal how, even if sometimes exacerbated and distorted into stereotypes, these portraits of children have influenced the collective imagination and mass culture, providing an alternative point of view and a further aspect of the historical period investigated. In the last part of the work, it was considered appropriate to give space and voice to the figure of the migrant girl and those women and girls that literature, but also official documentation, have left in the shadows; lives often otherwise destined to remain known in the margins of the pages of history.
2022
Antonella Cagnolati
ITALIA
Michela Baldini
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