IT: La tesi presenta la creazione di un corpus multimodale pilota dell’italiano parlato in contesto spontaneo, indagando le principali questioni metodologiche. Il metodo adottato può essere definito percettivo-pragmatico, in riferimento alla Teoria della Lingua in Atto (Cresti, 2000; Cresti e Moneglia, 2010; Moneglia & Raso, 2014) e agli studi sul gesto di Adam Kendon (2004), e propone una soluzione alle questioni semiologiche – derivanti dalla multimodalità della lingua – individuando nell’azione linguistica un’unità multimodale. La tesi è divisa in due parti. La prima parte introduce i problemi teorici legati alla nozione di lingua e all’approccio multimodale. Il primo capitolo è dedicato alla definizione di lingua parlata nelle caratteristiche fisiche e testuali che ne determinano la complessità. Nel secondo capitolo vengono introdotti gli studi sulla gestualità. Partendo da un excursus storico dei principali studi sul gesto, viene poi introdotta la nascita dei moderni gesture studies grazie al contributo di Adam Kendon (2004) e David McNeill (2005). In particolare, si pone l’attenzione sul dibattito intorno alla natura verbale del gesto, che vede protagonista McNeill, e alle unità gestuali individuate da Kendon. Il capitolo si chiude con un’analisi delle principali funzioni che sono state riconosciute al gesto. Il terzo capitolo introduce la nozione di multimodalità con le principali correnti e approcci. Vengono indagate anche le principali nozioni di unità che fanno riferimento alla multimodalità come utterance as visible action (Kendon, 2004), il Growth Point (McNeill, 2005), il composite utterance (Enfield, 2009) e le prove che emergono dalla lingua dei segni e che corroborano la visione del linguaggio come sistema multimodale. La seconda parte della tesi è dedicata alla costruzione del corpus. In particolare, il quarto capitolo è dedicato all’analisi del significato gestuale analizzando i diversi approcci (Kendon 1988, McNeill 1992, Cienki, 2013, Bressem 2013, Müller, 2013, Mondada, 2013-2011, Boutet 2018). Il quinto capitolo, dopo una rassegna delle caratteristiche e delle procedure che la letteratura indica come necessarie per la costruzione del corpus (Knight e Adolphs, 2006), illustra il metodo utilizzato per la compilazione del corpus CORMIP(Corpus Multimodale dell’Italiano Parlato). Infine, la tesi si chiude con un capitolo dedicato alla presentazione di un case-study. Lo studio ha due principali finalità: da un lato illustrare un possibile uso del corpus CORMIP, dall’altro verificare la nostra ipotesi di utilizzare l’azione linguistica come mezzo di analisi del sistema multimodale. _________________________ENG: This thesis shows the creation of a pilot multimodal corpus of spoken Italian in spontaneous context, investigating the main methodological issues. The method adopted can be defined as perceptual-pragmatic, referring to the Theory of Language in Act (Cresti, 2000; Cresti & Moneglia, 2010; Moneglia & Raso, 2014) and Adam Kendon's gesture studies (2004), and proposes a solution to the semiological issues - arising from the multimodality of language - by identifying language action as a multimodal unit. The thesis is divided into two parts. The first part introduces the theoretical problems related to the notion of language and the multimodal approach. The first chapter is devoted to the definition of spoken language in the physical and textual characteristics that determine its complexity. The second chapter introduces gestural studies. Starting with a historical survey of major gesture studies, the emergence of modern gesture studies is then introduced through the contribution of Adam Kendon (2004) and David McNeill (2005). In particular, attention is given to the debate around the verbal nature of gesture, which features McNeill, and the gestural units identified by Kendon. The chapter closes with an analysis of the main functions that have been recognized for gesture. The third chapter introduces the notion of multimodality with the main currents and approaches. The main notions of unity that refer to multimodality such as utterance as visible action (Kendon, 2004), the Growth Point (McNeill, 2005), composite utterance (Enfield, 2009), and evidence emerging from sign language that corroborates the view of language as a multimodal system are also investigated. The second part of the thesis is devoted to corpus construction. In particular, the fourth chapter is devoted to the analysis of gestural meaning by analyzing different approaches (Kendon 1988, McNeill 1992, Cienki, 2013, Bressem 2013, Müller, 2013, Mondada, 2013-2011, Boutet 2018). The fifth chapter, after a review of the features and procedures that the literature indicates as necessary for corpus construction (Knight and Adolphs, 2006), illustrates the method used to compile the CORMIP(Corpus Multimodale dell'Italiano Parlato) corpus. Finally, the thesis closes with a chapter devoted to the presentation of a case-study. The study has two main purposes: on the one hand to illustrate a possible use of the CORMIP corpus, and on the other hand to test our hypothesis of using linguistic action as a means of analyzing the multimodal system.
Corpus multimodale dell’italiano parlato: basi metodologiche per la creazione di un prototipo / Luca Lo Re. - (2022).
Corpus multimodale dell’italiano parlato: basi metodologiche per la creazione di un prototipo
Luca Lo Re
2022
Abstract
IT: La tesi presenta la creazione di un corpus multimodale pilota dell’italiano parlato in contesto spontaneo, indagando le principali questioni metodologiche. Il metodo adottato può essere definito percettivo-pragmatico, in riferimento alla Teoria della Lingua in Atto (Cresti, 2000; Cresti e Moneglia, 2010; Moneglia & Raso, 2014) e agli studi sul gesto di Adam Kendon (2004), e propone una soluzione alle questioni semiologiche – derivanti dalla multimodalità della lingua – individuando nell’azione linguistica un’unità multimodale. La tesi è divisa in due parti. La prima parte introduce i problemi teorici legati alla nozione di lingua e all’approccio multimodale. Il primo capitolo è dedicato alla definizione di lingua parlata nelle caratteristiche fisiche e testuali che ne determinano la complessità. Nel secondo capitolo vengono introdotti gli studi sulla gestualità. Partendo da un excursus storico dei principali studi sul gesto, viene poi introdotta la nascita dei moderni gesture studies grazie al contributo di Adam Kendon (2004) e David McNeill (2005). In particolare, si pone l’attenzione sul dibattito intorno alla natura verbale del gesto, che vede protagonista McNeill, e alle unità gestuali individuate da Kendon. Il capitolo si chiude con un’analisi delle principali funzioni che sono state riconosciute al gesto. Il terzo capitolo introduce la nozione di multimodalità con le principali correnti e approcci. Vengono indagate anche le principali nozioni di unità che fanno riferimento alla multimodalità come utterance as visible action (Kendon, 2004), il Growth Point (McNeill, 2005), il composite utterance (Enfield, 2009) e le prove che emergono dalla lingua dei segni e che corroborano la visione del linguaggio come sistema multimodale. La seconda parte della tesi è dedicata alla costruzione del corpus. In particolare, il quarto capitolo è dedicato all’analisi del significato gestuale analizzando i diversi approcci (Kendon 1988, McNeill 1992, Cienki, 2013, Bressem 2013, Müller, 2013, Mondada, 2013-2011, Boutet 2018). Il quinto capitolo, dopo una rassegna delle caratteristiche e delle procedure che la letteratura indica come necessarie per la costruzione del corpus (Knight e Adolphs, 2006), illustra il metodo utilizzato per la compilazione del corpus CORMIP(Corpus Multimodale dell’Italiano Parlato). Infine, la tesi si chiude con un capitolo dedicato alla presentazione di un case-study. Lo studio ha due principali finalità: da un lato illustrare un possibile uso del corpus CORMIP, dall’altro verificare la nostra ipotesi di utilizzare l’azione linguistica come mezzo di analisi del sistema multimodale. _________________________ENG: This thesis shows the creation of a pilot multimodal corpus of spoken Italian in spontaneous context, investigating the main methodological issues. The method adopted can be defined as perceptual-pragmatic, referring to the Theory of Language in Act (Cresti, 2000; Cresti & Moneglia, 2010; Moneglia & Raso, 2014) and Adam Kendon's gesture studies (2004), and proposes a solution to the semiological issues - arising from the multimodality of language - by identifying language action as a multimodal unit. The thesis is divided into two parts. The first part introduces the theoretical problems related to the notion of language and the multimodal approach. The first chapter is devoted to the definition of spoken language in the physical and textual characteristics that determine its complexity. The second chapter introduces gestural studies. Starting with a historical survey of major gesture studies, the emergence of modern gesture studies is then introduced through the contribution of Adam Kendon (2004) and David McNeill (2005). In particular, attention is given to the debate around the verbal nature of gesture, which features McNeill, and the gestural units identified by Kendon. The chapter closes with an analysis of the main functions that have been recognized for gesture. The third chapter introduces the notion of multimodality with the main currents and approaches. The main notions of unity that refer to multimodality such as utterance as visible action (Kendon, 2004), the Growth Point (McNeill, 2005), composite utterance (Enfield, 2009), and evidence emerging from sign language that corroborates the view of language as a multimodal system are also investigated. The second part of the thesis is devoted to corpus construction. In particular, the fourth chapter is devoted to the analysis of gestural meaning by analyzing different approaches (Kendon 1988, McNeill 1992, Cienki, 2013, Bressem 2013, Müller, 2013, Mondada, 2013-2011, Boutet 2018). The fifth chapter, after a review of the features and procedures that the literature indicates as necessary for corpus construction (Knight and Adolphs, 2006), illustrates the method used to compile the CORMIP(Corpus Multimodale dell'Italiano Parlato) corpus. Finally, the thesis closes with a chapter devoted to the presentation of a case-study. The study has two main purposes: on the one hand to illustrate a possible use of the CORMIP corpus, and on the other hand to test our hypothesis of using linguistic action as a means of analyzing the multimodal system.File | Dimensione | Formato | |
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