La tesi si propone di problematizzare il ruolo marginale delle persone disabili nei nostri mondi socioculturali. L’analisi si articola principalmente in tre assi: la natura contestabile e relazionale della disabilità; il radicamento delle persone disabili nel tessuto sociale, politico, e culturale, registrandone e valorizzandone i contributi; l’espansione delle condizioni di vivibilità del presente e del futuro. In tale percorso mi sono concentrata su quattro temi, che si intrecciano in ognuno dei capitoli: il rapporto con le tecnologie; le relazioni di cura e assistenza (umane e non umane); la partecipazione politica e l’attivismo; le narrazioni da aggiornare sul piano immaginativo-culturale. Sebbene i Disability Studies siano l’area di ricerca di riferimento, ho impiegato la figurazione del cyborg come uno strumento di navigazione che potesse porli in dialogo col lavoro di Donna J. Haraway, il postumanesimo e la tecnoscienza femminista: ho infatti evidenziato quali possano essere le potenzialità di tale incontro nell’esaminare proficuamente ciascuno dei temi trattati. Nello specifico, la tesi si struttura in tre sezioni, ognuna focalizzata su un macrotema: (I) il rapporto che intercorre tra il cyborg – in senso largo – e la disabilità; (II) la relazionalità e l’apertura verso l’esterno, in termini esperienziali e politici; (III) la collocazione delle persone disabili nel futuro, tanto in ambito culturale, quanto immaginato nella fiction fantascientifica. --- The thesis critically assesses the marginal role of disabled people in our sociocultural worlds. The analysis is structured into three axes: the debatable and relational nature of disability; the rooting of disabled people in the social, political, and cultural fabric, recording and valuing their contributions; the possibility to produce livable presents and futures. In this path, I focused on four topics, intertwined in each of the chapters: the connection with technologies; the relationships of (human and non-human) care and assistance; political participation and activism; the urge to update cultural and imaginative texts. Although Disability Studies are the research area of reference, I employed the figuration of the cyborg as a navigation tool that could put them in dialogue with the work of Donna J. Haraway, posthumanism and feminist technoscience: I have highlighted the potentiality of this conversion, to examine profitably each of the mentioned topics. Specifically, the thesis is structured in three sections, each focused on a macro theme: (I) the association between the cyborg – in a broad sense – and disability; (II) the experience of relationality, in biographical and political terms; (III) the positioning of disabled people in the future, both in the cultural world and in science fiction.

Per una prospettiva cyborg della disabilità: relazioni con l’alterità, politica e futuri culturali / Chiara Montalti. - (2022).

Per una prospettiva cyborg della disabilità: relazioni con l’alterità, politica e futuri culturali

Chiara Montalti
2022

Abstract

La tesi si propone di problematizzare il ruolo marginale delle persone disabili nei nostri mondi socioculturali. L’analisi si articola principalmente in tre assi: la natura contestabile e relazionale della disabilità; il radicamento delle persone disabili nel tessuto sociale, politico, e culturale, registrandone e valorizzandone i contributi; l’espansione delle condizioni di vivibilità del presente e del futuro. In tale percorso mi sono concentrata su quattro temi, che si intrecciano in ognuno dei capitoli: il rapporto con le tecnologie; le relazioni di cura e assistenza (umane e non umane); la partecipazione politica e l’attivismo; le narrazioni da aggiornare sul piano immaginativo-culturale. Sebbene i Disability Studies siano l’area di ricerca di riferimento, ho impiegato la figurazione del cyborg come uno strumento di navigazione che potesse porli in dialogo col lavoro di Donna J. Haraway, il postumanesimo e la tecnoscienza femminista: ho infatti evidenziato quali possano essere le potenzialità di tale incontro nell’esaminare proficuamente ciascuno dei temi trattati. Nello specifico, la tesi si struttura in tre sezioni, ognuna focalizzata su un macrotema: (I) il rapporto che intercorre tra il cyborg – in senso largo – e la disabilità; (II) la relazionalità e l’apertura verso l’esterno, in termini esperienziali e politici; (III) la collocazione delle persone disabili nel futuro, tanto in ambito culturale, quanto immaginato nella fiction fantascientifica. --- The thesis critically assesses the marginal role of disabled people in our sociocultural worlds. The analysis is structured into three axes: the debatable and relational nature of disability; the rooting of disabled people in the social, political, and cultural fabric, recording and valuing their contributions; the possibility to produce livable presents and futures. In this path, I focused on four topics, intertwined in each of the chapters: the connection with technologies; the relationships of (human and non-human) care and assistance; political participation and activism; the urge to update cultural and imaginative texts. Although Disability Studies are the research area of reference, I employed the figuration of the cyborg as a navigation tool that could put them in dialogue with the work of Donna J. Haraway, posthumanism and feminist technoscience: I have highlighted the potentiality of this conversion, to examine profitably each of the mentioned topics. Specifically, the thesis is structured in three sections, each focused on a macro theme: (I) the association between the cyborg – in a broad sense – and disability; (II) the experience of relationality, in biographical and political terms; (III) the positioning of disabled people in the future, both in the cultural world and in science fiction.
2022
Ubaldo Fadini
ITALIA
Chiara Montalti
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Tipologia: Tesi di dottorato
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