Il documento del Consiglio d’Europa presentato il 26/27 marzo 2013 a Strasburgo (CE-CDCPP (2013) 4E) che include una prima versione del Glossario di supporto alla lettura della Convenzione, in seguito pubblicato nel 2018, manifesta la necessità di accogliere e trasmettere attraverso successive traduzioni nelle diverse lingue, tutte le sfumature di significato che possano rendersi necessarie ad affrontare la dimensione paesaggistica con gli strumenti culturali, tecnici e scientifici più appropriati. Le Linee guida tradotte in Italiano costituiscono dunque senz’altro una preziosa opportunità di riflessione ed approfondimento sui temi legati allo specifico paesaggistico e sulla loro evoluzione negli ultimi decenni, ma anche una verifica del glossario dei termini tradizionalmente legati alla Convenzione (basti pensare al binomio “landscape planning/aménagement”), che, sin dai primi anni duemila hanno stentato a trovare una traduzione appropriata ed univoca nella nostra lingua. In questo caso, trasporre il sintetico e istituzionale linguaggio bilingue della Recommendation CM/REC (2008)3 in una versione aggiornata e calata nella specificità dell’ambito culturale e scientifico del nostro paese significa prendere in conto anche l’evoluzione interpretativa di temi e contenuti della Convenzione, che, a distanza di vent’anni, non sembra avere esaurito le proprie capacità propulsive e innovatrici, ma necessita senz’altro di una rilettura alla luce delle nuove sfide etiche, politiche e progettuali che sollecitano i paesaggi del nostro quotidiano.
Linee Guida. Nota introduttiva / Tessa Matteini. - STAMPA. - (2022), pp. 9-13.
Linee Guida. Nota introduttiva
Tessa Matteini
2022
Abstract
Il documento del Consiglio d’Europa presentato il 26/27 marzo 2013 a Strasburgo (CE-CDCPP (2013) 4E) che include una prima versione del Glossario di supporto alla lettura della Convenzione, in seguito pubblicato nel 2018, manifesta la necessità di accogliere e trasmettere attraverso successive traduzioni nelle diverse lingue, tutte le sfumature di significato che possano rendersi necessarie ad affrontare la dimensione paesaggistica con gli strumenti culturali, tecnici e scientifici più appropriati. Le Linee guida tradotte in Italiano costituiscono dunque senz’altro una preziosa opportunità di riflessione ed approfondimento sui temi legati allo specifico paesaggistico e sulla loro evoluzione negli ultimi decenni, ma anche una verifica del glossario dei termini tradizionalmente legati alla Convenzione (basti pensare al binomio “landscape planning/aménagement”), che, sin dai primi anni duemila hanno stentato a trovare una traduzione appropriata ed univoca nella nostra lingua. In questo caso, trasporre il sintetico e istituzionale linguaggio bilingue della Recommendation CM/REC (2008)3 in una versione aggiornata e calata nella specificità dell’ambito culturale e scientifico del nostro paese significa prendere in conto anche l’evoluzione interpretativa di temi e contenuti della Convenzione, che, a distanza di vent’anni, non sembra avere esaurito le proprie capacità propulsive e innovatrici, ma necessita senz’altro di una rilettura alla luce delle nuove sfide etiche, politiche e progettuali che sollecitano i paesaggi del nostro quotidiano.File | Dimensione | Formato | |
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